Da giorni il mondo del web è invaso da materiale pornografico riguardante l’Onorevole del Movimento 5 Stelle Giulia Sarti. Nelle settimane passate la trasmissione televisiva Le Iene ha approfondito tutte le dinamiche che stanno dietro la questione.
Preme ricordare, come sottolineato più volte anche dallo stesso giornalista Filippo Roma che del caso si è occupato, che detenere nel proprio telefono cellulare, nonché inoltrare a terzi, tale materiale costituisce reato. Infatti, si tratta di foto e video che ritrarrebbero la Sarti in situazioni intime e personali e diffuse senza il suo consenso e la sua volontà.
Esistono volte in cui bisogna sorvolare sulle questioni politiche e personali per consolidare il proprio agire in senso moralmente orientato. Giulia Sarti, prima ancora che politico è donna e, in quanto tale, deve essere rispettata a tutelata. Ricordiamo che in passato diverse sono state le vittime di questo accanimento illegale sul web. Una fra tutte Tiziana Cantone, trovata senza vita, con un foulard al collo, nella sua casa il 13 settembre 2016 poiché non aveva retto all’onta provocata dai filmati hot diffusi in rete.
Oltre i paroloni di circostanza, oltre la spicciola legge del taglione sciorinata nei social, oltre il buonismo di maniera, manteniamoci umani; nelle piccole cose e nelle semplici azioni, d’altronde di queste sono fatte le vicende umane, anche le più grandi.
(di Achille Sammartano)
