LA UILPA SICILIA SCRIVE ALL’ASP: “DALLA DIREZIONE REGIONALE DELL’AGENZIA NESSUNA PRESA DI POSIZIONE”
“Appare davvero surreale, oltre che assurdo, che né la Direzione regionale né tantomeno quella provinciale dell’Agenzia delle Entrate provvedano immediatamente alla chiusura dell’ufficio di via Toscana 20 a Palermo, letteralmente invaso dalla presenza di topi”: a stigmatizzare il comportamento dei vertici dell’Agenzia sono Alfonso Farruggia e Raffaele Del Giudice, rispettivamente segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia e coordinatore regionale della UILPA Entrate,che segnalano l’ennesima presenza di un roditore presso gli spazi della Direzione provinciale.
“L’animale trovato nel garage – commenta Del Giudice in una lettera trasmessa alla Direzione regionale – non è un simpatico topolino, termine che qualcuno ha utilizzato per minimizzarne la presenza, bensì, più verosimilmente, un ratto per via delle dimensioni: un ospite comunque non gradito, emblema della trascuratezza degli uffici di Palermo e della provincia, in totale stato di abbandono”. A seguito della scoperta del roditore, i locali del garage non sono stati chiusi neppure in via precauzionale.
“Lo scorso 19 febbraio – aggiunge Farruggia – la Direzione provinciale di Palermo aveva comunicato ai lavoratori l’avvenuto intervento di derattizzazione e sanificazione dei locali: malgrado la rassicurazione, il problema si è purtroppo riproposto , come testimoniano le immagini”.
Un’urgenza, quella di sanificare gli ambienti, che il segretario generale ha ora trasmesso all’Ufficio di Igiene dell’Asp di Palermo, chiedendo un intervento immediato.
“Al di là delle implicazioni meramente igienico-sanitarie – chiarisce Farruggia – si può facilmente immaginare con quale stato d’animo e in quali condizioni lavorino i dipendenti, costretti a fronteggiare la paura dei topi, che tradizionalmente simboleggiano il ribrezzo nell’immaginario collettivo”.
Il problema legato alla presenza dei roditori negli uffici si era manifestato già nel febbraio scorso: dinanzi alle sollecitazioni del sindacato, era scattata la chiusura del front office, dell’archivio e dello stesso garage.
“La misura è colma – conclude il segretario – non soltanto a causa degli animali indesiderati, ma anche per l’assenza di adeguate relazioni sindacali con l’Amministrazione: mai l’interlocuzione tra vertici e lavoratori aveva toccato un punto così basso, come abbiamo avuto modo di sottolineare lo scorso 1 marzo, data in cui a Palermo abbiamo tenuto un’assemblea esterna che ha registrato la presenza di centinaia di lavoratori provenienti da tutta l’isola”.