Emergono verità e dettagli inquietanti ed atroci in merito al macabro ritrovamento del cadavere martoriato e carbonizzato di Nicoletta Indelicato. Il corpo è stato infatti ritrovato nelle campagne del marsalese, nello specifico in contrada Sant’Onofrio.
Da subito i militari dell’Arma avevano cominciato le attività d’indagine – coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala – finalizzate al rintraccio della ragazza, scavando nel suo passato, analizzando le frequentazioni e soprattutto ricostruendo i movimenti antecedenti
alla scomparsa. Infatti, proprio grazie all’acquisizione delle immagini di videosorveglianza di un noto locale marsalese, Nicoletta è stata notata nelle prime ore di domenica 17 marzo in compagnia della Buffa. Da quel momento i Carabinieri hanno iniziato a concentrare le proprie
indagini proprio su quest’ultima e sul suo fidanzato Carmelo Bonetta. I due vengono ascoltati più volte, fornendo dichiarazioni contrastanti con gli elementi acquisiti dai Carabinieri nel corso delle indagini. Alla fine, è proprio Bonetta – di fronte alle contestazioni mosse dal Pubblico
Ministero e dai militari dell’Arma – a confessare il delitto. Da lì il rinvenimento del cadavere in una campagna marsalese sita in Contrada Sant’Onofrio, non molto distante dall’ospedale “Paolo Borsellino”.
Dalla ricostruzione dei fatti, emerge come Margareta – domenica notte – si sia
intrattenuta con Nicoletta in un locale marsalese per poi spostarsi in auto verso la campagna. Lì Bonetta – nascosto nel portabagagli dell’auto – l’avrebbe colpita più volte con un coltello e, utilizzando della benzina, avrebbe dato fuoco al cadavere. Alla base dell’efferato omicidio, verosimilmente delle pregresse discussioni tra i tre giovani per futili
motivi. Al termine delle formalità di rito, Bonetta è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani mentre la Buffa al Pagliarelli di Palermo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.