Mentre prosegue il recupero delle salme sul luogo della tragediaaerea accaduta domenica 10 marzo a 60 Km dalla capitale etiope Addis Abeba, dall’unità di crisi della Farnesina fanno sapere che si prevedono tempi lunghi per il rientro delle salme in Italia. Nel disastro aereo di domenica sono morte 157 persone che erano a bordo del nuovo modello di Boeing 737. L’aereo è precipitato per cause ancora da accertare ad appena 6 minuti dal decollo in una zona difficile da raggiungere. Fra le vittime anche l’assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa che viaggiava per un progetto Unesco da portare avanti in Etiopia.
Il governo regionale siciliano, in costante contatto con il governo etiope, riferirà se e quando i familiari delle vittime del disastro aereo potranno raggiungere in Etiopia i l luogo del disastro e vedere i loro cari.
Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha fatto sapere che se dovesse essere possibile,la famiglia dell’assessore Sebastiano Tusa sarà accompagnata da una missione regionale, guidata dal dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali”. Si attendono però procedure lunghe per il rientro delle 8 salme di italiani nel nostro Paese.
Secondo quanto si sottolinea da Palazzo d’Orleans, “il governatore della Sicilia segue personalmente l’evolversi della situazione. Nei prossimi giorni, di concerto con la famiglia, Musumeci valuterà quali iniziative pubbliche potranno essere organizzate”.