Tentato omicidio. Questa l’accusa rivolta dal gip della Procura ad un gioielliere. Non sono finiti i guai per Francesco Cucchiara oggi ottantasettenne di Partinico. Sarà processato per tentato omicidio per aver sparato con una pistola al ladro che tentò una rapina nel suo negozio. I fatti sono accaduti nel novembre del 2013. All’alba, una banda di ladri travestiti da finti finanzieri e carabinieri piombarono a casa del gioielliere con la scusa di una perquisizione. Entrati in casa, minacciarono con la pistola lui, la moglie e la figlia. Poi, scesero giù in negozio con la figlia per farsi aprire e poter rubare tutto l’oro e anche i gioielli. Cucchiara, riuscì a prendere la sua pistola e a sparare ferendo alla testa uno dei rapinatori. Il ladro venne condannato per la tentata rapina ma curatosi dalla ferita, querelò il gioielliere per tentato omicidio. Secondo il gip, Cucchiara sparò non per legittima difesa. I ladri, infatti, decisero di non continuare “il colpo” perchè sarebbero dovuti passare dalla strada per entrare in negozio e questo poteva attirare l’attenzione dei passanti o dei vicini di casa dei Cucchiara. Cucchiara però non lo sapeva. Lui vedeva quella pistola puntata alla testa della figlia terrorizzata. Ora la palla passa al processo.