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Sicilia in lutto, è morto Pino Caruso


Nato il 12 ottobre 1934, Pino Caruso
ha iniziato la sua carriera come attore drammatico debuttando al Piccolo Teatro di Palermo il 16 marzo 1957 con un breve ruolo ne ‘Il giuoco delle partì di Luigi Pirandello. Maschera siciliana Caruso, palermitano classe 1934, si trasferisce nel 1965 a Roma passando al cabaret Il Bagaglino dove resta fino al 1967. Alfiere della cultura palermitana insieme alla coppia formata da Cicco e Franco e a Lando Buzzanca, Caruso approda in televisione nel 1968 partecipando alla trasmissione Rai ‘Che domenica amicì dove tiene la rubrica settimanale “Diario siculo”. Ancora in televisione, Caruso partecipa a “Gli amici della domenica” (1970), ‘Teatro 10’ (1971), e ‘Dove sta Zazà di Castellaccì, Pingitore e Falqui. Nel 1975 partecipa a ‘Mazzabubù’ sempre di Castellacci e Pingitore, per la regia di Falqui. C’è ancora televisione nella carriera di Caruso: nel 1979 è protagonista con Ornella Vanoni di ‘Due come noì. Nel 1981 insieme a Milva è protagonista di ‘Palcoscenicò per la regia di Antonello Falqui. Nel 1982 firma i testi di ‘Che si beve stasera?’ in onda su Rai2, per la regia di Paolo Poeti. 

Fu direttore del Festino della svolta, quello del 1995 che diede il via alle edizioni kolossal della festa di Santa Rosalia, e delle prime due edizioni di Palermo di scena, autentico festival dell’estate che rilanciò la città dopo la stagione del piombo mafioso portando negli spazi più belli personaggi del calibro di Sakamoto, Carmelo Bene, Dario Fo e molti altri.

Negli ultimi anni si era dedicato alla scrittura, pubblicando una miniera di aforismi e, tra gli altri, la raccolta “Il venditore di racconti”.

Lando Buzzanca, che con lui lavorò tra cinema e teatro, ricorda così Pino Caruso. “Stavamo bene insieme ma era da un anno che non lo vedevo – dice Buzzanca – avevo capito che stava poco bene dal suo rientro a Palermo.  Era un attore straordinario e amato da tutti. Sono addolorato da questa notizia, eravamo coetanei e mi sento molto vicino alla famiglia”.

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