Continua la nuova rassegna della Fondazione the Brass Group “Play Piano Play”, una vetrina dedicata allo strumento principe ed ai suoi interpreti ed esecutori dell’Isola, che riprende il titolo di un famoso album dell’artista Erroll Garner. Per le “Musiche del nostro tempo”, giovedì 28 febbraio alle ore 21.00 al Real Teatro Santa Cecilia, si esibirà un altro grande musicista che ha fatto del piano il suo strumento per eccellenza, Mario Bellavista con “Solo”. Il noto artistia Mario Bellavista, musicista che non disdegna incursioni nel jazz newyorchese, classe ’68, divide la sua vita fra la professione di avvocato e quella di pianista e compositore. Due i dischi registrati da leader con artisti internazionali. Il primo,”Four Friends” a Udine e il secondo “ O sole mio” a New York, i cui brani originali saranno prorpio la cornice del concerto in in programma per la rassegna della Fondazione the Brass Group. Bellavista vanta partecipazioni a più concerti organizzati dal Brass Group, all’Umbria Jazz Winter, per il Maggio Musicale Fiorentino e centinaia di partecipazioni in jazz club italiani. Questa sua abitudine di suonare spesso da solo lo vede giovedì nella sua situazione ideale per ripercorrere la sua vita di compositore e far conoscere alcune nuove composizioni. Tutto nella massima libertà espositiva, come soltanto in “piano solo” si può fare.
Tra gli altri artitisti presenti nel cartellone della rassegna “Play Piano Play”, tutti siciliani (ad eccezione del californiano Thollem McDonas) ricordiamo l’eclettico e lirico Diego Spitaleri, specialista di prove solitarie ed anch’egli impegnato a raccontar se stesso, con l’esuberante Riccardo Randisi, perno dell’Orchestra Jazz Siciliana, fresco autore del magnifico album “A waltz for you” e qui impegnato a ricordare le sue canzoni preferite, Paolo Passalacqua, pianista spesso con la OJS e la cui sobrietà si sposa a grande efficacia.. Altra chicca è rappresentata dallo statunitense Thollem McDonas (al suo debutto in Sicilia) con l’inedito progetto “Solo piano in the dark”. Pianista acustico, tastierista elettronico, cantante, dj, improvvisatore, attivista politico e artista a tutto tondo, McDonas è costantemente in giro per il mondo e sempre assetato di nuove esperienze, dal free jazz alla post-classica, dal noise al punk, dalla electro-dance alle colonne sonore cinematografiche e le sue poco ortodosse performance hanno ricevuto grandi elogi perfino dal leggendario guru del minimalismo Terry Riley. L’area classica è ben rappresentata dalla giovane Silvia Vaglica e, unica eccezione all’esibizione in solo, dall’ormai affiatato duo costituito da Enza Vernuccio e Carmela Spatafora cui tocca di concludere il cartellone con un percorso nella storia della grande musica americana che va da George Gershwin a Leonard Bernstein.