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Da Schumann a Bartók con l’Ensemble 1918

Martedì 26 febbraio, alle 20.45, sul palco del Politeama Garibaldi a Palermo, protagonista l’Ensemble 1918. Prosegue con successo e con nomi di spicco la stagione dell’Associazione Siciliana Amici della Musica, con la direzione artistica di Donatella Sollima.Il trio, costituito da violino (Lorenzo Rovati), clarinetto (Tindaro Capuano) e pianoforte (So Young Sim), propone un programma che parte dal romanticismo tedesco di Robert Schumann e Johannes Brahms, passa dal ‘900 storico di Béla Bartók, per approdare infine al contemporaneo e frizzante Paul Schoenfield.Gestillte sehnsucht di Brahms, è il brano con il quale l’Ensemble 1918 si presenterà al pubblico di Palermo, in una trascrizione nella quale il violino si sostituisce alla voce e il clarinetto alla viola. Il clima è quello di una intensa calma iniziale, alla quale segue un sentimento di inquietudine. Nei Contrasti di Bartok, si trovano invece elementi della musica popolare. La seconda parte ha inizio con i Phantasiestücke di Schumann, che fanno parte di una serie di composizioni nate per uno uso privato e che mostrano i moti dell’animo, le passioni, le inquietudini del compositore. E’ di Shoenfield, compositore e pianista statunitense, infine, il Trio che chiude il programma. Scritto in quattro movimenti, è una miscela di virtuosismo e tradizione. L’Ensemble1918, nato dall’idea del clarinettista Tindaro Capuano, è stato costituito per esplorare il repertorio cameristico che va dal 1800 ai giorni nostri. Sebbene il gruppo abbia visto la luce di recente, può già vantare presenze in festival prestigiosi quali il Wratislava Cantans 2018 a Wroclaw e il Ghislierimusica a Pavia. Il debutto è avvenuto con la produzione di “Histoire du Soldat” di Igor Stravinsky in occasione del centenario della composizione: l’Ensemble si è esibito con strumenti originali dei primi anni del 1900. Questi, per le loro caratteristiche timbriche, di suono e per una vocazione particolare all’articolazione, hanno consentito ai musicisti di avvicinarsi all’estetica del compositore. So Young Sim, al pianoforte, ha compiuto gli studi musicali a Seoul, per poi proseguire il percorso in Italia diplomandosi in pianoforte, clavicembalo, musica vocale da camera. Ha lavorato come pianista accompagnatore in diverse masterclass con Dalton Baldwin, Lella Cuberli, Pier Miranda Ferraro, Bonaldo Giaiotti, Adriana Maliponte. Collabora con varie produzioni operistiche e ha partecipato a diversi festival internazionali. Lorenzo Rovati, al violino, si è avvicinato allo studio dello strumento all’età di 4 anni, è stato vincitore di premi nazionali e internazionali e si è esibito in veste di solista e camerista in Italia, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Svizzera, Svezia, Francia, Albania, Croazia. Svolge un’intensa attività orchestrale, collaborando con l’ Orchestre Philharmonique de Strasbourg, Camerata Nordica e con il Teatro Carlo Felice di Genova. Tindaro Capuano, al clarinetto, è stato premiato in concorsi nazionali e ha registrato con il contrabbassista Ezio Bosso il Gran duo concertante di Giovanni Bottesini per la casa discografica Stradivarius. La passione per la musica antica e per la filologia lo hanno poi portato allo studio del clarinetto storico, alla scuola di musica antica di Venezia, nella classe di Lorenzo Coppola.
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