I dirigenti sindacali della Segreteria Territoriale della Fsi-Usae, denunciano le gravi criticità relative alla sanità penitenziaria della Casa Circondariale di Caltagirone.
Con una nota dell’1 febbraio 2019, indirizzata al Commissario Straordinario dell’Asp di Catania, dott. Maurizio Lanza, sono state reiterate le segnalazioni già formulate nei mesi scorsi in merito alle carenze di personale sanitario operante presso la suddetta struttura, che non hanno avuto alcun riscontro.
La situazione della Casa Circondariale di Caltagirone vede ad oggi un aumento esponenziale del numero dei detenuti che, nell’aprile del 2016 era di n. 330 unità, ed attualmente è passato a oltre 500 unità, di questi un rilevante numero è affetto da patologie psichiatriche e di tossicodipendenza.
“Una tale situazione non risulta essere adeguata agli standard previsti per l’assistenza sanitaria. E’ stato richiesto un aumento delle ore settimanali per il medico del Sert, la presenza di ulteriori due unità infermieristiche, di un vice Coordinatore medico e di un farmacista. Inoltre, è stato richiesto un aumento delle ore per i medici specialisti in oculistica e odontoiatria, con l’acquisto delle attrezzature sanitarie necessarie – denunciano i sindacalisti Failla, Bellia e Cirignotta – dato l’elevato numero di detenuti che fanno richiesta per risolvere i disturbi visivi e dentali. Ed ancora, è stato rappresentato che negli ambulatori adibiti a visita medica manca ad oggi il materiale di arredo e necessitano anche sedie, frigorifero, armadio per la custodia delle cartelle cliniche, postazione completa di computer e stampante”.
La segretaria territoriale Fsi-Usae Catania, pertanto, chiede, ancora una volta al Commissario Straordinario, Dott. Lanza, un immediato intervento per garantire il diritto alla salute all’interno della Casa Circondariale di Caltagirone. “La situazione è grave ed è destinata a peggiorare se non si adotteranno le giuste soluzioni al più presto”, conclude Calogero Coniglio Segretario Regionale Fsi-Usae.