Domenica 17 febbraio le sezioni Lipu di Palermo e di Alcamo organizzano un’escursione nella R.N.O. Foce del fiume Belìce e al Pantano Leone per osservare l’avifauna marina ed acquatica.Il Pantano Leone è un’acquitrino formatosi nel 1977 in conseguenza dell’apporto di acque piovane e reflue del Comune di Campobello di Mazara e si estende per circa 6 ettari. Col tempo, l’area è diventata di pregio per l’avifauna acquatica e non solo. È stato il primo sito in Italia ad accogliere la nidificazione dell’anatra marmorizzata ed è stata tra le zone umide italiane più importanti per la nidificazione della moretta tabaccata. Le potenzialità dello stagno sono state subito apprezzate a livello europeo, l’area infatti ricade all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS) ITA 010031 “Laghetti di Preola e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone”. L’area è anche inserita tra le zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Il livello delle acque non è stato sempre costante per vari motivi e spesso d’estate l’area si prosciuga compromettendo la nidificazione di anatidi. Inoltre, nonostante il pregio naturalistico, lo stagno è purtroppo sottoposto ad atti di bracconaggio e di incuria.La R.N.O. Foce del fiume Belìce e dune limitrofe è situata nei pressi dell’area archeologica di Selinunte. E’ luogo di sosta e nidificazione di importanti specie di uccelli acquatici come il fratino (Charadrius alexandrinus), un piccolo limicolo che nidifica nelle spiagge sabbiose e che, purtroppo, negli ultimi anni è in netta diminuzione a causa della perdita di habitat e dell’antropizzazione. Questo piccolo uccello è ora sottoposto a protezione grazie ad un progetto Life della Lipu (Life Choona). Altre specie particolarmente interessanti sono il piovanello tridattilo, la ghiandaia marina, la calandrella, la cannaiola, il falco di palude, la pavoncella e varie specie di ardeidi. Tra la flora di particolare interesse troviamo il giglio di mare, il giunco pungente, il lentisco e la tifa.