Avrebbe tentato di uccidere il “rivale in amore” reo di aver guardato troppo la sua fidanzata e per questo è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio.
La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha dato disposizione ai Carabinieri di Paternò di eseguire un’ordinanza del G.I.P. con la quale è
stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone, NICOLOSI Venero Giovannino, di anni 26, NICOLOSI Riccardo Concetto, di anni 51, NICOLOSI Michelangelo, di anni 25, e DI MAURO Paolo Antonino, di anni 31) per tentato omicidio aggravato commesso in concorso.
La vicenda è avvenuta la serata del 29 Gennaio 2019, quando Venero Giovannino NICOLOSI, a bordo di un’autovettura, ha travolto volontariamente un giovane di 21 anni nella piazzetta delle Fontane di Paternò.
I Carabinieri, acquisita la notizia di reato, su delega della Procura di Catania, hanno avviato un’attività investigativa per ricostruire l’accaduto.
I militari hanno appurato come l’insano gesto sia scaturito da una banale lite avvenuta qualche ora prima nel parcheggio di un
distributore di benzina e proseguita poi su FACEBOOK, tramite applicazione MESSANGER, lite generata dal fatto che
il ventunenne avrebbe guardato la fidanzata di NICOLOSI Venero Giovannino.
Immediatamente dopo l’alterco, NICOLOSI ha contattato i propri familiari e, unitamente a questi, dopo aver appreso
dove si trovava il giovane, ha organizzato una vera e propria spedizione punitiva. In quattro, si sono recati a bordo di due autovetture diverse, presso piazza delle Fontane per “punire” il giovane travolgendolo con l’auto.
E’ stato acquisito un filmato da un sistema di videosorveglianza di un’abitazione privata che ha permesso di immortalare tutte le fasi della condotta delittuosa. In particolare, intorno alle 22.30 del 29 Gennaio 2019, il giovane veniva travolto
intenzionalmente da un’autovettura Alfa Romeo 147 condotta da NICOLOSI Venero Giovannino e con a bordo la
ragazza di questi (fatta sedere da NICOLOSI sul sedile posteriore, pochi attimi prima l’arrivo in piazza); negli stessi
momenti giungeva una Fiat Idea con a bordo i familiari dell’aggressore (segnatamente, il padre, il fratello ed il cognato) i quali, scesi dal veicolo, aggredivano fisicamente gli amici del ragazzo e tentavano di aggredire nuovamente quest’ultimo, riverso a terra privo di sensi.
Dopo pochi istanti i soggetti risalivano a bordo della Fiat Idea e si davano alla fuga, mentre NICOLOSI Giovanni
Venero (sceso dall’autovettura per aiutare i familiari) raggiungeva nuovamente l’Alfa 147 per darsi anch’egli alla fuga, prendendo una via diversa da quella imboccata dai complici.
Nei giorni seguenti, gli autori del delitto, nel tentativo di depistare le indagini, hanno venduto l’Alfa Romeo 147 utilizzata per la commissione del tentato omicidio. Il veicolo, tuttavia, veniva intercettato dai Carabinieri e sottoposto a sequestro.
In data 7 febbraio veniva disposto il fermo di indiziato di delitto di NICOLOSI Venero Giovannino e del padre, Riccardo Concetto; veniva richiesta la misura cautelare anche nei confronti degli altri due complici. Il G.I.P., dopo aver convalidato il fermo, ravvisando la presenza di gravi indizi di colpevolezza, disponeva la custodia cautelare in carcere per tutti e quattro gli indagati
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza, mentre la giovane vittima, miracolosamente fuori pericolo di vita, è tuttora ricoverata presso l’Ospedale “Garibaldi Centro” di Catania.