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Terrasini: Collettiva fotografica dedicata a Guido Orlando

Domenica 17 Febbraio 2019 alle ore 18.00 presso il Margaret Cafè, in Via V. Madonia 93 a Terrasini (PA), sarà inaugurata la mostra di fotografia “Insieme a Guido” dedicata a Guido Orlando, curata dall’associazione Asadin. E’ una collettiva con foto di soci ed ex soci Asadin che hanno condiviso il loro percorso fotografico con Guido, fondatore ed ideatore dell’associazione.  Testi di Marcella Stagno, Evelin Costa, Massimo Russo Tramontana.

Durante l’inaugurazione, un momento di incontro con interventi dell’ass.ne Peppino Impastato, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Ass.ne Asadin ed i familiari di Guido.

La mostra sarà visitabile dal 17 Febbraio al 7 Marzo, tutti i giorni dalle 9.00 alle 22.00.

Guido Orlando è prematuramente scomparso il 22 Febbraio del 2012. E’ stato uno dei compagni e amici di Peppino Impastato, tra i fondatori di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e dell’Associazione fotografica Asadin. La fotografia è stata la sua massima forma di espressione. Ha documentato, conservandone la memoria, le attività politiche e culturali di Peppino e dei suoi compagni. Presente in tante iniziative, sempre con la sua inseparabile macchina fotografica. Nelle sue diverse pubblicazioni si è occupato di ambiente, natura, dell’ecosistema siciliano e del rapporto tra esseri umani e paesaggio. Ogni anno, le realtà associative di cui Guido era parte ed i suoi familiari, lo ricordano con mostre fotografiche, con momenti di incontro e da tre anni anche con il Concorso Fotografico Guido Orlando – Premio Peppino Impastato, che si conclude a Maggio a Cinisi durante le giornate dedicate a Peppino Impastato.

Sapessi dipingere cercherei di catturare la lucentezza dei tuoi occhi.

Sapessi scrivere cercherei le parole per descrivere la tua capacità di empatia con il mondo che ti circondava.

Non sono capace di fare né l’uno né l’altro e le parole che mi vengono in mente non possono descrivere un rapporto fatto di emozioni.

Però c’è un’immagine che da sempre associo alla tua figura: è quella mano sempre tesa pronta ad acchiappare chiunque si trovasse in difficoltà, quella capacità di trovare sempre soluzioni e non problemi, quell’ottimismo attraverso il quale filtravi ogni cosa proprio come un filtro di quella macchina fotografica che riusciva a catturare il bello in ogni cosa.”

Marcella Stagno

“Insieme a Guido” è una collettiva fotografica con foto di soci ed ex soci dell’associazione Asadin, una mostra che ha al centro Guido ed il suo essere fotografo.

Guido non concepiva la fotografia solo come qualcosa di individuale, dava grande importanza all’aspetto aggregativo, al collettivo, al Noi. La fotografia era per lui anche un modo di fare gruppo, di coltivare amicizie, di coinvolgere gli altri alla sua passione per trasformarla in qualcosa di comune. Proprio da questo suo spirito nasce dieci anni fa l’associazione Asadin, c’era alla base la voglia di fotografare insieme, di imparare, insegnare, condividere. “Fotografare insieme” vuol dire comprendere e leggere il mondo da più punti di vista e con più sguardi, vuol dire anche divertirsi, conoscere, costruire, dialogare, dare e ricevere.

Questo Guido ha fatto nell’associazione che fondò insieme ad alcuni amici del suo territorio che condividevano questa passione. Il suo spessore umano, oltre che artistico e di persona impegnata socialmente e culturalmente, continuano a vivere in chi lo ha conosciuto ed incontrato, ma anche in chi ancora oggi si riconosce nelle sue idee e nel suo modo di concepire l’arte, la conoscenza e l’impegno.

L’associazione Asadin con la mostra “Insieme a Guido” ha deciso quindi di raccontare il legame che univa Guido a chi ha condiviso con lui il proprio percorso fotografico. In ogni foto della collettiva i fotografi rivelano il proprio punto di vista, sempre sacro in chi ha realizzato uno scatto, ma al contempo ogni fotografia racconta Guido. Sta all’osservatore cogliere il duplice livello: da un lato c’è il punto di osservazione ed il contenuto della foto che può essere un fiore, un panorama, un volto ritratto durante una processione religiosa, una luce ed un colore, dall’altro c’è il racconto di una storia di condivisioni e di amicizia, di un’esperienza dove la presenza di Guido è stata centrale.

Ogni immagine è fortemente “legata a Guido”, perché il fotografo ha scelto dal proprio archivio quella che gli parlasse di lui.

Per un fotografo rivedere e selezionare le proprie foto infatti può significare ricostruire se stesso e la propria storia, in questo caso significa anche ritrovare una storia comune.

La fotografia che ha la caratteristica principale di cristallizzare un momento e renderlo eterno, in questo caso, nell’incontro con Guido, rende la sua assenza una presenza viva, costruendo un percorso fatto di relazioni ed emozioni che non si interromperanno mai.

Evelin Costa e Massimo Russo Tramontana

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