L’avvio immediato dei tavoli tematici su opere pubbliche, politiche sociali e sulle aziende Amat, Rap, Reset e Amg annunciati a novembre, un piano di assunzioni nelle partecipate per migliorare i servizi offerti ai cittadini, il rilancio del cantiere navale, del porto di Palermo e dei progetti per le infrastrutture della città. Sono alcune delle richieste avanzate dai sindacati, Cgil Cisl Uil Palermo, ieri sera durante l’incontro che si è svolto a Villa Niscemi con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e alcuni assessori della giunta comunale. L’incontro fa seguito al primo, che si è tenuto lo scorso 28 novembre, con l’obiettivo di rilanciare Palermo e risolvere i nodi che limitano lo sviluppo della città. “Abbiamo ribadito – spiegano Enzo Campo segretario Cgil Palermo, Leonardo La Piana segretario Cisl Palermo Trapani e Gianni Borelli coordinatore Uil Palermo –, che per tutte le scelte e i progetti strategici per lo sviluppo di Palermo, per la soluzione dei problemi che da sempre affliggono la città, è necessario un coinvolgimento dei sindacati a ogni passo dei percorsi da seguire, e non soltanto in fase di emergenza come avvenuto finora. Un dialogo a 360 gradi con i sindacati che in quanto rappresentanti degli interessi dei lavoratori e dei cittadini, possono dare il loro fondamentale contributo”. “Il primo cittadino ci ha illustrato i progetti per la città sul fronte delle opere pubbliche, per la stabilizzazione dei precari nel corso del 2019, per la valorizzazione del porto, della ex Manifattura tabacchi, l’ampliamento dei cimiteri, gli investimenti per il potenziamento delle linee tranviarie, quelli per il recupero di alcune chiese del centro storico, ma soprattutto su come l’amministrazione comunale affronterà la vicenda dei rilievi del Mef per garantire gli attuali livelli occupazionali. Tutti interventi che valutiamo positivamente se gli obiettivi restano la tenuta occupazionale e dei servizi ai cittadini”. “A partire dalle Partecipate – spiegano Campo, La Piana e Borrelli –, spesso alcune dichiarazioni dei Presidenti hanno creato tensioni fra i lavoratori e disservizi, bisogna far partire subito il tavolo tematico con le nostre federazioni di categoria e i responsabili delle aziende, in modo tale da discutere insieme dei piani industriali, dei rinnovi dei contratti di servizio e soprattutto di un piano di assunzioni che possa migliorare i servizi”. Urge, hanno ribadito Cgil, Cisl e Uil, dunque una mappa completa del fabbisogno di personale, le carenze, il turn-over che potrebbe scattare nelle aziende legato anche alla quota 100 per circa mille persone, rispettando gli accordi sulla mobilità. “Abbiamo discusso inoltre – affermano i sindacalisti –, di come si possano orientare i progetti legati al reddito di cittadinanza con attività mirate a migliorare le condizioni della città. Altro tema è stato il progetto di rilancio dei cantieri navali da affrontare nell’ambito di un tavolo con azienda, Comune e sindacati e che abbia come obiettivo il futuro di Fincantieri legato alla valorizzazione del porto di Palermo e dei quartieri che ricadono sulla costa palermitana”. Sul fronte di tematiche legate al lavoro inoltre i sindacati hanno espresso preoccupazione sul futuro dei posti di lavoro del settore dei call center. “Temiamo l’impatto che potrebbe subire il settore nel territorio palermitano per via del decreto dignità, alcune grandi aziende in altre regioni non hanno rinnovato i contratti a tempo determinato, e su questo serve un impegno comune”. Al centro dell’incontro anche le richieste dei sindacati sul miglioramento dei servizi sociali, gli interventi per arginare il dissesto idrogeologico e ricostruire una rete di strade provinciali funzionante. “Serve l’impegno di tutti, compresa l’opposizione al consiglio comunale che pur con il suo ruolo critico, deve essere responsabile mantenendo l’obiettivo fondamentale del rilancio della città di Palermo” concludono Campo, La Piana e Borrelli.