Dopo una serie di appostamenti e prolungati servizi di osservazione, nella notte tra sabato 2 e domenica 3 febbraio i Carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo hanno eseguito un’importante operazione di polizia traendo in arresto, per detenzione e spaccio di stupefacente, Ambrogio Longo, 36enne di Castellammare del Golfo (TP) pregiudicato.
Nel corso dei vari controlli, i militari avevano già notato Longo oziare nei pressi di una panchina ai “quattro canti” di Castellammare del Golfo, in piena zona “movida”, e in più occasioni avvicinarsi ad una vecchia costruzione lì vicina per armeggiare in corrispondenza di una fessura del muro.
Durante l’ultimo dei servizi di osservazione, i Carabinieri di Castellammare del Golfo hanno notato che Longo, dopo aver prelevato un involucro dalla fessura del muro, si è spostato una ventina di metri più avanti, in corrispondenza di un contatore dell’acqua in strada posandolo al suo interno.
A quel punto i Carabinieri hanno iniziato a pedinare a distanza l’uomo notando che questi, dopo aver raggiunto a piedi Corso Garibaldi, si è incontrato con un uomo già segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti. Considerato che le circostanze e il comportamento facevano ritenere molto probabile che si stesse verificando uno scambio di droga tra i due, i militari sono usciti allo scoperto e, dopo essersi identificati, hanno perquisito i due, il vano destinato ad alloggio del contatore dell’acqua e la fessura dell’abitazione diroccata.
A seguito della perquisizione Longo è stato trovato in possesso solo di una ingente somma di denaro della quale non riusciva a spiegare la provenienza mentre, all’interno del contatore dell’acqua, sono state trovate 13 dosi di cocaina (6 gr.), 2 di hashish (4 gr.) e una di marijuana (2 gr.), già confezionate e pronte per essere cedute ai numerosi giovani che popolano le vie di Castellammare del Golfo nelle serate del fine settimana. In considerazione del quadro probatorio emerso a suo carico, Longo è stato tratto in arresto ed accompagnato presso la Compagnia Carabinieri di Alcamo. Dopo le operazioni di foto segnalamento e le altre formalità, è stato tenuto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Nel corso della mattinata di lunedì 4 febbraio l’arrestato è stato dunque condotto presso il Tribunale di Trapani per subire un processo per direttissima che si è concluso con la convalida dell’arresto e l’applicazione nei suoi confronti della misura cautelare degli arresti domiciliari.