Lo ha detto il sindaco di Mazara del Vallo, e già Presidente dell’ARS, on Nicola Cristaldi intervenendo stamane in diretta alla trasmissione radiofonica “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Nel corso della diretta il Primo cittadino ha risposto alle domande dei conduttori e ha fatto il punto su quella che è la situazione dei pescatori di Mazara del Vallo.
Questo il testo del comunicato diramato dall’emittente radio Cusano Campus:
Riguardo la situazione dei pescatori di Mazara del vallo, a cui spesso vengono sequestrate imbarcazioni dalla guardia costiera libica. “Siamo in una situazione paradossale, perché Mazara del Vallo ha la pretesa di essere una città di accoglienza. Abbiamo la più grande flotta peschereccia del Mediterraneo e i pescatori di Mazara del vallo hanno salvato negli anni centinaia di persone. Nonostante ciò, i nostri pescherecci vengono continuamente sequestrati con metodi inaccettabili dalla guardia costiera libica. Questo è paradossale se si tiene conto il controllo anti-immigrazione del governo nel canale di Sicilia, ma per quanto ci riguarda la protezione nei nostri confronti non è sufficiente. I sequestri avvengono in acque internazionali. Si tratta quindi di veri e propri atti di pirateria, ai quali il governo italiano risponde con un ottimo lavoro diplomatico per quanto riguarda il rilascio dei natanti, ma non c’è un accordo preciso su questa vicenda. Sembra che i pescatori italiani non abbiano più il diritto di andare dove sono andati i loro padri per decenni. Circa 3 anni fa è stato sequestrato un peschereccio portato in Libia, nonostante ci siano state sentenze anche libiche che hanno stabilito di rilasciare quel natante, ma il peschereccio non è stato mai rilasciato, adesso è affondato, è stato fatto un danno enorme ai proprietari del natante e ai pescatori che ci lavoravano”.
Riguardo la chiusura dei porti del governo italiano. “Questi interventi di chiusura dei porti sono elementi momentanei, non possono essere strategici. Se si pensa che chiudendo i porti si risolve il problema si sbaglia, io dico soltanto che si rinvia il problema. Serve un tavolo europeo per studiare una strategia. Parlo costantemente con le istituzioni italiane, con tutti gli organismi che hanno influenza e potere su vicende del genere, c’è sempre la disponibilità diplomatica ma dal punto di vista reale c’è un’insufficienza del potere politico italiano. Non si va fino in fondo col problema, si cerca solo di dare una risposta all’emergenza, ma la causa del problema non viene mai affrontato”.
Sulla Sea Watch che chiede di sbarcare in Sicilia. “E’ giusto che la nave possa entrare anche nei porti italiani, ma una cosa è salvaguardare la vita degli uomini, altra questione è l’aspetto politico perché non c’è dubbio che al di là della disperazione di queste persone, dietro questo fenomeno ci sono gli interessi perversi delle organizzazioni criminali. Se aprirei il porto di Mazara del vallo? I sindaci non hanno la competenza di aprire i porti. A me sembra paradossale che il sindaco Orlando dica: venite nel porto di Palermo, come se fosse il suo. Il suo è un mero esercizio propagandistico”.