Sciopereranno per 4 ore il prossimo lunedì 21 gennaio 2019, i lavoratori dei settori autonoleggio con conducente e Trasporto Pubblico Locale urbano ed extraurbano, anche in Sicilia, come nel resto del Paese. Ad indire lo stop sono stati i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl, per dire no al cosiddetto Mobility Package proposto dalla Commissione europea e che prevede la modifica al Regolamento CE 1073/2009, stabilendo norme comuni per l’accesso al mercato internazionale dei servizi di trasporto effettuati con autobus. Secondo i sindacati “questa disposizione genera diffuse e forti preoccupazioni, perché rischia di alterare l’equilibrio all’interno del mercato nazionale. La soppressione del requisito di appartenenza allo Stato membro in cui vengono prestati i servizi (sia regolari che occasionali), infatti, creerebbe nel settore del trasporto viaggiatori le stesse distorsioni della concorrenza, già esistenti nel settore del trasporto merci, con un effetto dirompente per l’intero segmento di attività del trasporto di persone, urbano ed extraurbano e turistico e genererebbe l’innalzamento del parametro chilometrico per il rilascio delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento dei servizi di trasporto regolare nazionale ed internazionale”. Nei dettagli, per il settore autonoleggio conducente, sciopereranno gli addetti di esercizio (personale viaggiante) per 4 ore dalle ore 10 alle ore 14, il restante personale non direttamente connesso alla mobilità delle persone ultime quattro ore del turno. Per il servizio scuolabus con affidamento pubblico dovrà essere garantito il trasporto domicilio all’istituto scolastico per almeno il 50 % della prestazione. Per il Tpl, autobus, tram, metropolitane, lo sciopero di 4 ore sarà dalle 9 alle 13 per Ast , l’Amat di Palermo, Atm di Trapani e Messina e Amt di Catania, per quanto riguarda il personale viaggiante, gli autisti. Stesso orario per quello connesso e funzionale al servizio di mobilità delle persone (biglietterie, attività accessorie di manutenzione, ecc..). Ma c’è anche il tema di sicurezza per i lavoratori. “Nello stesso pacchetto, come se non bastasse – aggiungono i sindacati – sono presenti modifiche al regolamento che disciplina i tempi di guida e di riposo del personale viaggiante dell’autotrasporto persone e merci, che, prevedendo un aumento esponenziale delle ore di guida e una compressione delle ore di riposo rappresentano, di fatto, non solo un evidente deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei conducenti, ma anche una amplificazione inaccettabile dei rischi per la salute e la sicurezza dei conducenti e degli utenti del servizio e della strada”.