Sono iniziati gli accertamenti sulle armi sequestrate a Gerlando Russotto, favarese, 30 anni, finito nei guai per le dichiarazioni dell’aspirante collaboratore di giustizia, ed ex cognato dello stesso, Mario Rizzo.
Nelle settimane scorse la Dda ha iscritto sul registro degli indagati prima Russotto e poi altre due persone. Si tratta dei favaresi Francesco Di Benedetto, 28 anni e Michelangelo Bellavia, 30 anni.
La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha accorpato i fascicoli riguardanti l’omicidio di Carmelo Ciffa e del tentato omicidio di Carmelo Nicotra. Per quest’ultimo, nel registro degli indagati, sono finiti: Calogero e Antonio Bellavia, Calogero ed Emanuele Ferraro, Carmelo Vardaro. Carmelo Ciffa, operatore socialmente utile di 42 anni, venne freddato il 26 ottobre del 2016 davanti a un supermercato in corso Vittorio Veneto, a Favara. Si pensa che siano state usate queste armi per compiere questi reati.
Il sospetto degli inquirenti è che le armi possano essere state utilizzate per l’agguato fallito ai danni del favarese Carmelo Nicotra, 36 anni, avvenuto il 23 maggio del 2017, in via Torino, a Favara. Un agguato di stampo mafioso i cui contorni sono ancora da accertare per far luce pienamente sulla vicenda.
Le armi saranno passate al setaccio per scovare impronte e fare accertamenti sui rilievi balistici nel laboratorio di genetica forense della Questura di Palermo.
Sono già stati fatti i prelievi salivari agli indagati per confrontare eventuali tracce sulle armi. Russotto è stato arrestato con l’accusa d’aver preso parte ad un agguato – in Belgio – ai danni del ristoratore Saverio Sacco. L’8 marzo scorso è stato compiuto anche un altro omicidio. In quel caso è stato ucciso Emanuele Ferraro e nel registro degli indagati sono finiti lo stesso Russotto e i favaresi Francesco Di Benedetto, 28 anni e Michelangelo Bellavia, 30 anni.