Consigliere Arcara, cosa ne pensa in merito alla questione della variante urbanistica per l’installazione di impianti di produzione di biomassa e combustibili solidi secondari che dovrà essere valutata dal Consiglio Comunale ?
Ho sollevato una obiezione relativamente alla parola biomassa, è stato chiarito che non dovrebbe apparire in quell’atto per cui verosimilmente bisognerà modificare. Io non sono a priori contraria alla tecnologia, certo mi sorge qualche perplessità perché ormai si parla sempre di Bio, ma Bio vuol dire vita, vuol dire qualcosa di naturale e che ha a che vedere con la natura e quando parliamo di tecnologia e di natura dobbiamo essere abbastanza prudenti. Non sono aprioristicamente contraria, va da sé che però io ritengo che il comune deve assolutamente imporre determinate condizione a chi voglia istallare siffatti impianti nel nostro territorio. Intanto il Sindaco è la prima autorità sanitaria e quindi il suo primo compito è quello di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.
Vero è, com’è stato detto, che da questi impianti non si producono emissioni di fumi o di quelle che si chiamano microparticelle però pur sempre si tratta di tecnologia ed ecco perché esorto alla prudenza.
Ma a parte la garanzia del rispetto della salute e dell’ambiente io credo che il comune dovrebbe intanto dotarsi di un piano dove prevedere le zone in cui eventualmente installare questi impianti, cioè deve essere il comune a scegliere dove porre gli impianti e non le aziende a decidere o a stabilire e credo che vada prodotto un disciplinare dove vanno apposte le condizione che l’ente comune pone a chi intende istallare gli impianti. Una manovra molto audace potrebbe essere quella di utilizzare manodopera locale e quindi di utilizzare cittadini disoccupati che possano così trovare occupazione. L’altra perplessità è sul traffico veicolare, perché produrre 30.000 tonnellate di rifiuti porterà ad un surplus di traffico e quindi ne deriva che sia necessario un percorso particolare per gestire il traffico e controllare lo stato manutentivo delle strade. Non ho alcun pregiudizio nei confronti di questi impianti però evidentemente occorre una buona dose di prudenza e di cautela ed è necessario che ci sia un indotto economico per i nostro territorio.