Dal 13 al 23 novembre al Teatro Massimo di Palermo un fitto calendario di recite per La bohème di Giacomo Puccini, con un cast di stelle. A vestire i panni della fioraia Mimì sarà infatti Marina Rebeka, star del canto che dalla natia Lettonia è ora in tutti i principali teatri: tra gli appuntamenti degli ultimi mesi Faust di Gounod al Teatro Real di Madrid e La bohème, appunto, alla Staatsoper di Vienna, mentre a novembre è uscito il suo disco “Spirito”, registrato da Prima Records al Teatro Massimo di Palermo con l’Orchestra e il Coro della Fondazione Teatro Massimo e la direzione di Jader Bignamini. E sarà Matthew Polenzani, star del Metropolitan Opera di New York (tra i suoi ultimi impegni Luisa Miller a Zurigo, La bohème alla Royal Opera House di Londra e Idomeneo alla Lyric Opera di Chicago), in una delle sue rarissime presenze europee, a tenere stretta la “gelida manina” di Marina Rebeka.
Al Teatro Massimo di Palermo, la bohème con Marina Rebeka e Matthew Polenzani
L’opera natalizia per eccellenza torna a Palermo dopo tre anni nell’elegante allestimento con la regia di Mario Pontiggia, ripresa da Angelica Dettori, le scene e i costumi di Francesco Zito, che mettono in scena una Parigi che ha il sapore del liberty palermitano, e le luci di Bruno Ciulli. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo salirà Daniel Oren, direttore amatissimo dal pubblico palermitano (l’ultima volta al Teatro Massimo nel 2017 per Adriana Lecouvreur con Angela Gheorghiu). Nel ruolo di Mimì, oltre a Marina Rebeka, canteranno anche Valeria Sepe e la giovane palermitana Roberta Mantegna, che a luglio ha debuttato alla Scala nel Pirata di Bellini con grande successo; la parte di Rodolfo invece sarà sostenuta anche da Stefan Pop, che torna a Palermo dopo Rigoletto di ottobre, e Vincenzo Costanzo. Sarà palermitana, in occasione della prima, anche la scoppiettante coppia Musetta-Marcello, con il soprano Jessica Nuccio e il baritono Vincenzo Taormina, mentre alcune delle altre recite saranno affidate ad Hasmik Torosyan (Musetta) e Vittorio Prato (Marcello). Nel ruolo del filosofo Colline e del musicista Schaunard si alterneranno Marko Mimica e Antonio Di Matteo (Colline) e Christian Senn e Italo Proferisce (Schaunard). Completano il cast Angelo Nardinocchi (Benoît/Alcindoro), Pietro Luppina e Domenico Ghegghi (Parpignol), Gaetano Triscari (Sergente dei doganieri), Giuseppe Toia (Un doganiere), Alfio Marletta e Salvo Randazzo (Venditore di prugne). Il Coro del Teatro Massimo è diretto da Piero Monti, il Coro di voci bianche da Salvatore Punturo.