“Chiedo che l’Amministrazione Comunale rispetti la volontà espressa con voto consiliare di creare una cabina di regia che coinvolga la Commissione”
Luigia Ingrassia, presidente della Commissione Politiche Culturali, attraverso la sottoscrizione di una nota, chiede con forza all’Amministrazione Comunale un maggiore coinvolgimento nell’organizzazione degli eventi. “Nessuna delle proposte in merito alle attività caratterizzanti un settore del turismo, storico culturale, enogastronomico, religioso,folcloristico, sportivo è stata messa in attenzione o posta in essere – scrive la Ingrassia -. Sono state avanzate proposte, non ultima quella di qualche mese fa in occasione dell’apertura del Decumano Massimo, o in occasione delle festività natalizie o celebrazioni garibaldine. Nessuna proposta ascoltata. Nessuna regia, nessun coinvolgimento. Un’altra occasione perduta, come perduta è l’occasione che il direttore artistico Moni Ovadia poteva rappresentare per Marsala, cittadina sensibile da sempre alle variegate forme artistiche e culturali, dal teatro d’autore alle tragedie, dal comico al popolare, dal jazz alla lirica. Ed è in questo senso che l’A.C. si sarebbe dovuta muovere e spero si muoverà in tempi brevi per realizzare un cartellone per la stagione teatrale prossima. Un cartellone di tutto rispetto, che riesca a trasmettere passione e curiosità, interesse e partecipazione nel rispetto delle differenti e tutte meritevoli voci”.
La consigliera Ingrassia, chiede che l’Amministrazione Comunale “rispetti la volontà espressa con voto consiliare di creare una cabina di regia che coinvolga la Commissione e soprattutto i rappresentanti delle Consulte, superando il livello angusto delle manifestazioni da chiano o da cortile che sono state le uniche protagoniste di disorganiche e occasionali scelte. Molti interessanti alcuni lavori e manifestazioni svoltesi in questi anni ma, come lamentato da sempre, è mancata una reale programmazione che desse risalto e valorizzasse gli eventi e che identificasse Marsala. È mancata la regia, la programmazione, la continuità, la cornice, la coralità, la pubblicità. Tutto così è scivolato in un limbo e un grigiore che sicuramente Marsala non merita”.