Dopo 5 giorni è stato trovato stamattina il corpo senza vita del pediatra Giuseppe Liotta , scomparso sabato notte a causa del nubifragio che ha sconvolto il territorio del palermitano, causando morte e distruzione sia a Casteldaccia che a Corleone appunto. Di Liotta si erano perse le tracce quando aveva lasciato l’automobile, una Tiguan bianca per procedere a piedi lungo i sentieri sconvolti dall’alluvione. Sperava di raggiungere l’ospedale di Corleone dove era atteso in servizio.
Intorno alle 9 di questa mattina un elicottero della Polizia decollato da Boccadifalco intorno alle 8.30, ha rinvenuto il cadavere del medico.
Il corpo è stato trovato a Roccamena in un’azienda agricola nei pressi del fiume Belice Sinistro. Per recuperare il corpo sono entrati in azione gli uomini del soccorso alpino, i carabinieri, i dei vigili del fuoco, i forestali e gli uomini della protezione civile.
Le squadre dei soccorsi coordinate da Comando provinciale di Palermo dei vigili del fuoco erano composte da almeno novanta persone tra carabinieri, polizia, uomini della protezione civile, dell’esercito e del corpo nazionale soccorso alpino e numerose squadre specializzate dei vigili del fuoco. Al seguito anche i nuclei cinofili di polizia e carabinieri.
In questi giorni la zona è stata battuta palmo a palmo. Gli speleologi del soccorso alpino, i vigili del fuoco del Saf si erano calati nelle gole nella zona di Molino Drago a Ficuzza.
In questi giorni erano stati trovati un giubbotto e un paio di jeans che molto probabilmente appartenevano al medico.
L’auto del medico, una Tiguan bianca, era stata trovata vicino a una stradella che partiva dalla statale 118, in contrada Raviotta. Nell’ultima chiamata fatta alla moglie, Liotta aveva detto di essere confuso e aveva chiesto di essere geolocalizzato col cellulare. Da quel momento in poi di lui si sono perse le tracce.
Sul posto del ritrovamento sono arrivati la moglie e i partenti per il riconoscimento ufficiale del cadavere.