La dirigente Nicoletta Drago: “Chiunque ha commesso questo deve pensare che il torto maggiore lo ha fatto ai nostri ragazzi, ai nostri alunni”
Due furti con scasso nel giro di un mese sono stati registrati nella sede centrale dell’Istituto comprensivo “Stefano Pellegrino” di Paolini: rubati proiettori delle LIM e i ripetitori dell’impianto della rete LAN, il danno ammonta a circa 10mila euro. “Erano tutte strumentazioni acquistate grazie a fondi erogati tramite finanziamenti concessi dall’Unione Europea. Avevamo già avviato un progetto di didattica digitale integrata, come prescritto da Piano Nazionale Scuola Digitale. Dopo questi furti sarà impossibile, con i soli fondi a disposizione della scuola, in tempi brevi, ripristinare il cablaggio”. Con queste parole la dirigente scolastica Nicoletta Drago ha spiegato la gravità del furto subito, anzi dei due furti avvenuti in meno di un mese. Per l’esattezza i ladri hanno portato via: otto proiettori collegati ad altrettante lavagne interattive multimediali, tutti i ripetitori che consentivano il collegamento in wireless, un pc fisso e una stampante. Il valore stimato degli strumenti trafugati è pari a circa dieci mila euro. Entrambe le volte i malviventi sono entrati forzando delle finestre. Anche riparare gli infissi ovviamente comporterà un costo. “È davvero avvilente – ha aggiunto la dirigente – in quanto si fa una grande fatica per dotare la scuola di materiali e strutture all’avanguardia e poi basta una notte e tutto viene vanificato. Chiunque ha commesso questo atto vile deve pensare che il torto maggiore lo ha fatto ai nostri ragazzi, ai nostri alunni. La scuola, prima che del dirigente, dei docenti e del personale non docente appartiene agli alunni e con essa tutto ciò che contiene. Ogni volta che viene illecitamente portato via qualcosa della scuola, si ruba un pezzo delle opportunità che quotidianamente noi, invece, cerchiamo di offrire”. Immediatamente la dirigente ha sporto denuncia ai carabinieri. Il primo passo sarà ripristinare l’impianto d’allarme. “Va tenuto inoltre conto del fatto che tutte le scuole hanno grosse difficoltà a far fronte alle necessità di diversa natura – ha concluso la dirigente –: dal materiale didattico da acquistare alla manutenzione ordinaria degli edifici, quindi anche i piccoli imprevisti rendono più difficile la gestione. Se invece gli ‘imprevisti’ sono gravi, come in questo caso, il danno è decisamente peggiore”.