I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina ed i Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, nei confronti di due coniugi (C.L.G. e S.A.) responsabili, attraverso una ditta individuale ed una società in accomandita semplice, di condotte illecite finalizzate all’illecita percezione di contributi nel settore della politica agricola comune. Le indagini hanno consentito di accertare che gli indagati hanno dichiarato falsamente la proprietà di terreni nonché la conduzione degli stessi a vario titolo (locazione onerosa e/o comodato gratuito) senza averne disponibilità e che i contratti di affitto e di comodato, indicati nelle domande uniche di pagamento presentate erano falsi in tutto o in parte. In alcuni casi, inoltre, è emerso che gli indagati hanno posto in essere condotte estorsive nei confronti di alcuni proprietari al fine di ottenere la sottoscrizione, in proprio favore, di contratti di affitto pluriennali di terreni agricoli. Al termine dell’attività di indagine, è stato rilevato che le due imprese agricole, nell’arco temporale dal 2013 al 2016, hanno percepito illecitamente contributi per oltre 100 mila euro. Sulla base delle risultanze investigative, in data 09.10.2018 il G.I.P. presso il Tribunale di Messina, su conforme richiesta della Procura della Repubblica alla sede, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dei due coniugi disponendo il sequestro per equivalente di beni mobili ed immobili degli stessi, fino a concorrenza della somma illecitamente percepita. L’uomo tratto in arresto è il fratello di un noto boss della zona di Montalbano Elicona (ME).