venerdì, Novembre 22, 2024
HomeCulturaCatania, Giornate Fai d'autunno: un successo nonostante la pioggia

Catania, Giornate Fai d’autunno: un successo nonostante la pioggia

“Acqua” flagello meteorologico che a Catania smuove la terra e sveglia il Vulcano; “acqua” che dà vita, alimenta la conoscenza e diventa protagonista del racconto dell’Italia buona, impegnata nella valorizzazione e restituzione alla fruizione pubblica dei beni paesaggistici, storici e naturali che ci appartengono, in occasione delle “Giornate Fai d’autunno”. La pioggia non ha scoraggiato i catanesi che, numerosi, si sono riuniti in questo grigio fine settimana di ottobre per arrivare puntuali all’appuntamento con la bellezza e la cultura del Fondo Ambiente Italiano, accolti dagli instancabili e sempre sorridenti volontari della delegazione etnea e del suo Gruppo Giovani, guidati rispettivamente da Antonella Mandalà e Marilisa Spironello.Nella Catania nascosta, tra acqua e terra, natura e cultura, sono stati tanti i tesori svelati grazie all’iniziativa Fai. Il ficus magnoloides di Villa San Saverio, sede della Scuola Superiore di Catania, esemplare entrato a far parte degli alberi monumentali della Regione Siciliana; l’esposizione di oggetti di design ispirati agli arredi dei palazzi Liberty della città e ai valori della sostenibilità ambientale, realizzati in cartone alveolare con stampa 3D dagli studenti del Liceo Artistico Emilio Greco, vincitori del Premio Unesco 2018 “Futuro Presente”; le vetrate istoriate di Villa Zingali Tetto, gioiello dell’art dèco ed emblema del lusso anni ’30, che vanta tra le altre meraviglie uno dei primi ascensori elettrici del tempo.

Catania è pietra viva nel racconto della città attraverso i reperti minerari, fra marmi pregiati, zolfo, pietre e gemme ancora oggi di uso comune, come l’ambra del Simeto e il diaspro, rarità racchiuse nel Museo delle Scienze della Terra di Palazzo Marescotti che hanno richiamato in questi giorni nuove e vecchie generazioni di appassionati e curiosi. Il Museo è un gioiello esso stesso, visitabile su prenotazione anche dopo le Giornate Fai: qui si trova la prima carta geologica dell’Etna, su cui ancora oggi studiano e si formano generazioni di geologi esperti e tecnici, a Catania e in tutt’Italia. Ed è proprio attraverso i beni storici e culturali che arrivano fino ad oggi le testimonianze della città nei secoli: nei progetti architettonici di Francesco Fichera e nelle incisioni di Giovan Battista Piranesi esposti al Museo della Rappresentazione del Dipartimento universitario di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar); nei volumi del patrimonio librario delle Biblioteche Riunite “Civica e Ursino Recupero” e nella biblioteca-museo di Mario Rapisardi dove riecheggia l’amor di patria del Vate etneo. Anche le Terme cittadine – aperte grazie alla disponibilità del Polo regionale museale – nonostante le difficoltà dettate dal tempo, sono state gettonatissime da turisti e catanesi.

L’iniziativa del Fondo ambiente italiano fa bene a Catania e all’Italia intera; perché riscoprire la bellezza che ci circonda, visitare luoghi sconosciuti, guardare con occhi nuovi ciò che ogni giorno nella routine diamo per scontato, incontrare chi ama e cura silenziosamente il patrimonio d’arte e natura del nostro Paese per consegnarlo alle future generazioni, è il senso profondo di coesione, appartenenza e comunità che oggi, tra crolli e frontiere che s’alzano, sembrano quasi perduti.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Advertisment -

ULTIME NEWS