Gli ex proprietari delle case costruite a Triscina, località balneare di Castelvetrano e vicinissima al Parco Archeologico di Selinunte, hanno deciso di presentare un ricorso in via cautelare alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) e un esposto alla Corte dei conti, dopo che gli immobili sono stati acquisiti al patrimonio del Comune. In tutto sono una cinquantina di persone, le quali, attendono la demolizione stabilita da parte del Comune di Castelvetrano, commissariato da oltre un anno.
Le case sono state costruite in un’area non edificabile a 150 metri dalla costa e in tutto sono 85 quelle da demolire con le ruspe. Per fare questo, il Comune di Castelvetrano, ha previsto la richiesta di un mutuo di tre milioni di euro contratto con la Cassa depositi e prestiti. Sul sentiero di guerra naturalmente sono gli ex proprietari, i quali, sostengono tramite i loro legali, l’illegittimità della confisca delle case che non è seguita da una sentenza di condanna penale per abusivismo edilizio.
inoltre, dato che le casse del Comune sarebbero in grave dissesto finanziario, gli ex proprietari hanno deciso di appellarsi alla Corte dei Conti dato che, secondo loro, il Comune non può pagare tale debito contratto con la banca.