Promesse e speranze: ma di questo non si vive e il nostro territorio depauperato di tante prospettive lo sa bene. E lo sanno bene quei cittadini che hanno dato vita ad un comitato civico che proprio oggi, attraverso una nota ufficiale, ha parlato delle tante criticità rilevate in questi anni. Come si ricorderà, il porto di Marsala, o meglio il suo ammodernamento, è strettamente collegato con il “Progetto MYR” che dovrebbe essere realizzato dalla società a cui fa capo l’ingegnere Massimo Ombra. Negli anni passati è stata l’onorevole Giulia Adamo a portare avanti l’idea del porto pubblico accostato a quello privato. Per fare un pò di chiarezza e per sollecitare l’attenzione degli amministratori, il Comitato Civico cittadino ha diramato la nota stampa che qui di seguito riportiamo interamente:
Porto di Marsala: la società civile si intesta la causa
“A distanza di mesi di silenzio, dopo l’esposto presentato dall’Onorevole Giulia Adamo e dopo le sollecitazioni del comitato civico composto da circa duecento persone, restano ancora disattesi i chiarimenti sul progetto pubblico del porto di Marsala, che rappresentanti della società civile hanno chiesto all’amministrazione comunale.
La scorsa settimana, gli operatori portuali sono stati ricevuti in riunione dal Sindaco Alberto Di Girolamo, per conoscere i motivi della mancata risposta dell’amministrazione, alle richieste da parte della commissione ministeriale che facevano seguito a tutti i pareri tecnici favorevoli al progetto, alla compatibilità con il progetto privato Myr, e che avrebbero completato l’iter burocratico, per avviare concretamente i lavori.
Sprovvisto di documentazione adeguata e in assenza di tecnici qualificati alla settorialità dell’argomento, dal primo cittadino non sono arrivate le risposte sperate, utili a comprendere il motivo di questo stallo che impedisce l’uso dei fondi stanziati nel “PATTO PER LA SICILIA”, dove sono stati impegnati 49 milioni di euro per la diga antemurale e un milione di euro per il completamento dei lavori per la banchina curvilinia.
Il passaggio ultimo conclusivo era quello di fornire, alla commissione tecnica di valutazione, anche con un incontro, le motivazioni che giustificavano l’urgenza di effettuare le opere; ma non ricevendo alcuna risposta è stato dato parere negativo alla compatibilità ambientale del progetto.
I motivi di questo manifesto disinteresse sulla questione del porto pubblico da parte dell’amministrazione Di Girolamo non sono ancora chiari, nonostante diverse sollecitazioni, ma risultano essere manifeste sin dai primi giorni del suo insediamento, quando venne disertata la convocazione a Roma del 5 maggio 2016 con la commissione ambientale del Ministero.
La SOCIETA’ CIVILE s’indigna e prende una netta posizione intestandosi la causa:
disapprova l’inerzia dell’amministrazione, che oscura un porto storico di grande importanza e che vanifica gli sforzi, anche economici fatti, per effettuare gli studi necessari;
intraprende un percorso civico di aggregazione, che andrà a rafforzare l’esistente comitato, stanca di vedere ignorate le proprie richieste dalla politica, fatta dai rappresentanti eletti.
intende richiedere all’assessore regionale ai lavori pubblici di sostituirsi all’inerzia del comune, in virtù del fatto che il progetto ha valenza di interesse regionale, considerando che l’iter per la messa in sicurezza del porto fu avviato dalla Regione nel 2009, affidandolo all’ing. Viviani, dell’Ufficio Opere Marittime del Provveditorato Interregionale OO.PP. Sicilia – Calabria.
La questione porto sarà, pertanto, direttamente gestita dai cittadini che in settimana convocheranno un incontro con la stampa, in cui è prevista la partecipazione di tecnici e professionisti.”