Convincente, divertente, eclettica. Già, proprio così. Sapidamente armonioso è l’adattamento scelto e messo in scena dal bravo regista Nicasio Anzelmo che ha dato nuovo smalto alla arcinota commedia di Tito Maccio Plauto “Mostellaria-la casa del fantasma”.
Ha verve, ritmi incalzanti eppure misurati, tutti magnificamente assemblati per un uno spettacolo che attanaglia il pubblico e lo diverte. Attori bravissimi, musiche perfette, sinuosità avvolgenti che per un’ora e mezza di spettacolo regalano ai presenti l’atmosfera classica di una piece teatrale che non conosce Tempo, che anzi lo sfida, ricordandoci quanto sia uguale a sè stesso l’Uomo con le sue passioni, le sue debolezze, le sue paure, la sua furbizia servile eppure dominante. E quando per un paio di volte è andata via la luce, nel buio delle scene, sotto un cielo trapunto di stelle, nel silenzio del magnifico paesaggio di Segesta che è esso stesso spettacolo, il pubblico ha acceso le torce dei telefonini e trasformato quel buio in mille lucciole bramanti le voci, i movimenti, le battute degli attori. E così è stato. The Show must go on. Lo spettacolo ha continuato, ancora più bello, semplicemente naturale come era cominciato.
Notevole la bravura del mazarese Nicolò Giacalone, praticamente perfetto nel suo ruolo. Non meno brava il resto della compagnia da Roberto Baldassarri a Roberto Carrubba, da Giovanni Carta a Simone Coppo. Magnifiche le donne: Roberta Rigano, Cinzia Mirasolo, Alessia Sorbello e Monica Guazzini, serve e puttane, sapienti maestre dell’amore e del sesso. Le musiche di Francesco De Luca e Alessandro Forti, ben congegnate hanno dato ritmo ad una commedia che di movimento ne ha comunque da vendere. Ottime le coreografie di Barbara Cacciato e perfetti i costumi di Angela Gallaro Goracci.
Si replica stasera al Teatro Antico di Segesta, con inizio spettacolo alle ore 19.15, stesso posto, stessa magia di sempre.
Alle ore 23 si potrà assistere, al Tempio Dorico alle Osservazioni astronomiche e proiezioni della luna sulla facciata del Tempio, a cura dell’istituto Planetario di Palermo
Tiziana Sferruggia