La meraviglia svelata da un campo di papaveri che fa da letto ad un cielo indaco e lilla, ma anche aranciato e cangiante con un punto di vista assolutamente femminile. Si intitola “Spring & colors” ed è opera di Noemi Nicosia, la foto che ha vinto la terza edizione del concorso “Un click al tramonto”, evento cardine del Festival del Tramonto, il cui cartellone marsalese si è appena concluso con una grande festa di piazza svolta nel luogo dove la manifestazione è nata tre anni fa: la piazza antistante la chiesa di Ss. Filippo e Giacomo, eccezionale balcone su uno dei più bei tramonti marsalesi, quello sulle Egadi e sullo Stagnone. A decretare la vittoria del suggestivo scatto – alla cui autrice andrà, in premio, un week end a Favignana, un set di tazzine dipinte a mano in limited edition raffiguranti i tramonti sullo Stagnone offerte dalla Zicaffè e un piatto realizzato dall’artista Patrizia Martinico della Bottega della Ceramica – è stata la giuria di qualità presieduta da Salvatore Sinatra e composta da Roberto Rubino e Gioacchino Zimmerhofer (vincitore dell’edizione 2017) che ha valutato circa 150 fotografie giunte da Marsala e dal mondo. Secondo classificato Massimiliano Capaccio con la foto intitolata
“Stagnone di Marsala”, il terzo posto è andato a Giovanni Sanguedolce che ha chiamato la sua opera: “Ci sono tramonti e tramonti”. Il concorso prevede anche una sezione per gli scatti che immortalano il crepuscolo oltre Marsala: primo classificato per la categoria “tramonti dal mondo” Massimiliano Capaccio con “Le saline di Trapani”, un evocativo mare di sale coltivato che si fa specchio di colori pastello.
Altro classico del Festival, l’estemporanea di pittura dal titolo: “Tutti i colori del tramonto” che, secondo il verdetto della giuria composta da Enzo Campisi (presidente), l’artista Loredana Meo e dalla giornalista Pamela Giampino, ha visto salire sul podio l’artista Eduardo Di Marco, che ha dipinto la piazza di Ss. Filippo e Giacomo denominata “piazza dei tramonti”, seconda l’opera di Patrizia Martinico, un fluido sole che impera tra echi maiolicati, terza la tela d Angy Amato, sicilianissima opera di un tramonto con fichi d’india. Per quanto riguarda la sezione bambini, sono stati premiati: Andrea Trapani, Daniele Tumbarello ed Emily Mangogna, ma anche Carola Giacalone e Gioia Pavia hanno ottenuto una valutazione pregevole, all’interno di una manifestazione che ha comunque, a detta degli esperti, registrato un livello interessante.
Novità della terza edizione, il concorso canoro: “Raggi di note” che ha contato sul partenariato di due accademie: The Vocal Academy di Silvia Mezzanotte e Riccardo Russo e l’Officina artistica “Carpe Diem” fondata da Fabio Gandolfo e Roberta Caly che vede tra i pilastri anche Gregorio Caimi e Antonina Di Lisi. Due le categorie in gara, Junior e Senior. Per i piccoli il primo premio (consistente nella registrazione di un videoclip a cura della The Vocal Academy) è andato a Viviana Angileri di 12 anni, secondo Giuseppe D’Amico di 14 anni, terzo Andrea Alagna della stessa età. Per i più grandi è arrivata prima Silvia Cialona di 19 anni (otterrà una borsa di studio offerta dall’Officina artistica “Carpe Diem”), seconda Miriam Bilardello di 22 anni e terza Aurora Alagna di 17 anni. A decretare la classifica la giuria presieduta dalla giornalista Rossana Titone e composta da: Vinziana Rizzo, curatrice di stile, da Giorgia Di Giovanni (regista e acting coatch della The Vocal Academy), Antonina Di Lisi e Gregorio Caimi (della “Carpe Diem), dagli attori Gianfranco Manzo e Andrea Scaturro e dal vice sindaco Agostino Licari. Evento che ha contato sulla collaborazione del presentatore Ninni Bornice e del giornalista Dario Piccolo. Ospite di una serata: Toti Lo Faso.
“Ci siamo posti l’obiettivo di valorizzare le risorse del nostro territorio – ha detto Linda Licari, ideatrice e curatrice della manifestazione – non solo paesaggistiche, ma anche dal punto di vista dei talenti artistici. Vogliamo promuovere un brand che accresca l’interesse sulla nostra città e abbiamo gettato le basi per creare una rete tra associazioni e attività produttive. I city brand di successo commercializzano la storia, la bellezza, le risorse delle città grazie alle collaborazioni progressivamente formate per migliorare la qualità dei servizi. Il concept del Festival è promuovere una settimana di eventi per creare attrazione turistica con una particolare attenzione alle tradizioni popolari, puntando però all’internazionalizzazione dell’evento. Siamo solo alla terza edizione e cresceremo”.
Non solo concorsi, il cartellone della edizione 2018 del Festival ha sancito il già avviato partneriato con l’associazione “L’aquilone e il melograno” presieduta da Matteo Pellegrino che ha organizzato, per la festa d’apertura, al Monumento ai Mille, i partecipatissimi “Giochi senza barriere” che hanno visto giocare insieme giovani disabili e non provenienti da tutta la Sicilia, ma anche dal centro Italia, salutati, al loro arrivo in compagnia della Egadi Dixie Band, dai centauri del Moto-club “R. Pasolini”.
Giovani in visibilio per il sicilian Reggae di Jaka, i cultori del teatro hanno apprezzato il sapiente e musicale monologo autobiografico di Rosario Lisma.
Novità che unito cultura e salute, anzi fitness e promozione delle meraviglie antiche del territorio, è stato il FIT in OUT, primo Urban Route che ha visto protagonista L’Altra Palestra di Giovanna Marceca in collaborazione con la presidente della Pro Loco Bice Marino e con il Parco Archeologico (tappa fondante del percorso urbano) grazie alla disponibilità della dirigente Anna Maria Parrinello e del presidente Nino Biondo.
“Soli dal mondo, mai più soli nel mondo” è stato l’evento che ha visto protagonista l’Africa: raccontata dal docu-libro “Rwuanda” di Salvatore Inguì – che ha dialogato con Renato Polizzi – svelando i retroscena del recente e dimenticato genocidio dei Tutsi; dai migranti dello SPRAR “Tutti i colori del mondo” (tra i quali anche una donna asiatica) che fa capo al Consorzio Solidalia, i quali hanno raccontato in versi e in lingua la loro personale Odissea, ispirandosi all’opera di Omero; l’America, grazie ai ballerini dell’ASD Emozione Danza che hanno messo in scena Greese e musical ispirati a Michael Jackson, ma anche danze standard della Vecchia Europa, per poi concentrarsi sull’Italia, Paese accogliente, grazie al polifonico concerto dei GATE4, artisti diretti da Edmondo Negri, dall’eccezionale presenza scenica: Rary Milani, Luca Fricano, Thamara Scarpace, Davide Fanni.
Lunedì il parco della Salinella è diventato un grande tappeto di gioco capace di unire gli sport al calar del sole, con un intenso profumo di mare. Evento è stato coordinato da Salvatore Ales e ha visto la partecipazione de: I Fenici Scuola Rugby, Pallamano Marsala, Pallacanestro Marsala, ASD Città di Marsala e ha dedicato un angolo per sognare nel mondo delle fiabe a cura dell’“Albero delle Storie”. Di grande successo il Torneo di Ciappeddre a cura de Il Marsalese Medio e di Vivere Marsala – associazione presieduta da Paolino Maltese – che ha sostenuto l’intero Festival insieme al Comitato Festival del Tramonto. Il Torneo, i cui premi in pietra sono stati realizzati dall’artista Peppe Genna si è protratto ben oltre il tramonto vedendo sfidarsi a colpi di canneddra oltre 20 nostalgici del gioco della tradizione siciliana.
Un altro contributo nel segno dell’uguaglianza sociale è stato dato dallo spettacolo “Human-Confini” a cura degli allievi della The Vocal Academy, sede di Marsala con la regia di Giorgia Di Giovanni, vocal coatch Giuliana Pantaleo e dancing coatch Angela Messina.
A metà tra sogno e arte l’evento organizzato all’Imbarcadero Storico di Mozia dove, dopo lo Yoga del Sole a cura di Valentina Giacalone, le vocalist Hulabop – Giuliana Pantaleo, Alessandra Signorino e Maria Luisa Pala accompagnati dall’elegante chitarra di Giuseppe Gambino –, trasportate da una delle più eleganti barche di Arini e Pugliese, hanno dato vita al “Canto delle Sirene”. Virtuosismi incantevoli che hanno ammaliato i presenti, con la sola amplificazione del vento sulla laguna per poi dar voce al “tramonto in persona”, monologo semiserio interpretato dall’attore Enzo Campisi e scritto da Chiara Putaggio. Per concludere con gli “assaggi di meraviglia” a cura del ristorante Assud Mozia, partner dell’evento.
Mercoledì 25 è stata la volta di “Abballa lu vesperu” serata a cura dei Picciotti da Conca e in particolare di Giovanni Genna, dedicata alla tradizione con degustazione di cous cous, pane cunzato e delizie locali nello storico Chianu du Cursu Ranni, in contrada Conca dove si è svolto il tradizionale torneo di baddre (gioco antico fatto con pietre) e la performance del gruppo Folk “Marsala ‘nFesta” che hanno coinvolto gli oltre trecento partecipanti in una travolgente contradanza.
Spazio per castelli di sabbia in riva al mare e poesia al tramonto alle Due Rocche, poi protagonista della serata di giovedì 26 luglio è stato Riccardo Sciacca, cantautore siciliano, con il concerto “Cento Sicilie” che ha conquistato il pubblico con i suoi musicisti: Gaspare Buffa – Batteria e percussioni, Gianluca Pantaleo – Basso, Gabriele Genna – Chitarre, Marco Caterina – sax, Manlio Di Bella – Fonico in forza alla Power Sound di Tony Russo.
Per la festa conclusiva le contrade limitrofe a Ss. Filippo il palcoscenico è stato tutto dedicato ai ballerini dell’ ASD Emozione Danza diretta dai trainers Giovanna Panicola e Giovanni Paladino che si sono esibiti con i maestri di ballo caraibico Vittoriano e Gabriella Bozzanga e con gli emergenti Antonino e Lorena innanzi ad oltre cinquecento persone.
L’intera manifestazione ha contato sul prezioso sostegno di Zicaffè che ha offerto i premi per i concorsi e il pregiato caffè per tutti gli intervenuti e di Sigel: che ha realizzato un gelato ispirato al Festival del Tramonto il cui nome è “Meraviglia”: una crema all’arancia, con variegato all’arancia, croccante al caramello, cioccolato fondente e canditi che ha letteralmente conquistato chiunque lo abbia assaggiato.
“Assaggi di meraviglia è stato lo slogan di questa edizione – ha detto Chiara Putaggio – coordinatrice culturale della kermesse – perché crediamo che la bellezza si possa imparare e abbia tanti volti: dall’integrazione tra i mondi e le circostanze, al canto in una suggestiva riserva, ma anche nella danza che unisce le età e nelle tradizioni che aggregano famiglie grazie a giochi antichi in cui una pietra era spunto per condividere e sorridere”.
E il futuro sarà “contagiare ed aggregare la bellezza”, per questo già adesso è stata allestita a Marettimo la mostra fotografica “Un click al tramonto” con i più bei scatti dei concorsi delle precedenti edizioni che sarà visitabile per tutto il mese di agosto. Infatti durante la settimana del Festival alcune meravigliose immagini dei tramonti di Marettimo sono state ospitate presso il Monumento ai Mille, in ragione di una sinergia con Vito Vaccaro presidente dell’ associazione C.S.R.T. che da oltre 30 anni opera per la valorizzazione dell’Isola e ha creato lì il Museo del Mare. Ora la mostra intera è stata spostata a Marettimo, isola sacra la cui bellezza è già presentata a Marsala grazie a dei video a cura del giornalista Dario Piccolo in ragione di un gemellaggio con la II Rassegna Marettimana promossa dall’associazione “Sole del Sud” presieduta da Salvatore Torrente, con eventi culturali, enogastronomici e musicali che puntano a promuovere l’Isola.
Il Festival del Tramonto ha avuto con il patrocinio del Comune di Marsala, della Regione siciliana, di Camera di Commercio di Trapani e CNA (confederazione nazionale artigiani) e tornerà il prossimo anno nei giorni compresi tra il 14 e il 21 luglio.