Si è operata per dimagrire ed è morta a causa dell’intervento chirurgico che le avrebbe dovuto rimodellare l’addome. Valentina Trinca, 35 anni, madre di 3 figli, è morta al Villa Sofia di Palermo dopo 45 giorni di sofferenze.
Dal 30 maggio, giorno dell’intervento di liposuzione, fino allo scorso 12 luglio, la donna ha subito 3 operazioni.
Il marito, Stefano Enea, ha sporto una denuncia-querela ai carabinieri della stazione di Resuttana Colli, raccontando la successione dei fatti. Valentina, dopo l’intervento ha accusato dolori al basso ventre. I familiari si sono accorti che le sacche di drenaggio erano sporche e le urine torbide. Il medico ha detto alla madre che i dolori erano dovuti al fatto che Valentina fosse una fumatrice”. Alle insistenze dei familiari, il medico ha aggiunto che le lamentele della giovane madre fossero “esagerate”.
A due giorni dall’intervento è stata sottoposta ad una tac. Enea, nella denuncia ha dichiarato che «abbiamo saputo che i dolori di Valentina erano dovuti alla presenza di una fistola. Il medico, dopo la seconda operazione ha detto ai familiari presenti che non era una fistola, ma che nelle manovre ha toccato l’intestino. Non so come è successo perché era più a valle. Aggiungendo che c’era un perforamento all’intestino in peritonite, che aveva cercato di risolvere durante l’intervento».
Le cure non hanno però avuto effetti sperati tanto che la Trina è stata sottoposta al terzo intervento chirurgico. Nel frattempo la donna era gravata da febbre e i polmoni erano collassati.
«Negli ultimi giorni di vita – dice sempre il marito della donna – mia moglie non riusciva più a bisbigliare, muovendo le labbra ci ha fatto capire che le faceva male il petto”. Poi la morte. Le cartelle cliniche sono state sequestrate e sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia, prevista per oggi. Valentina Trinca era diabetica ed ipertesa, sottoposta a bypass gastrico.