Il 19 maggio dello scorso anno, l’Operazione “Mare Monstrum”, abbattutasi come una scure su Trapani a pochi giorni dalle elezioni amministrative, aveva portato in carcere personaggi eccellenti del capoluogo di provincia. Erano stati coinvolti nell’indagine l’ex sindaco e deputato regionale Girolamo Fazio, in quel momento candidato a sindaco alle elezioni amministrative, l’armatore Ettore Morace, presidente della Liberty Lines e il dirigente regionale Giuseppe Montalto. Oggi, a un anno e due mesi da quella data, ci sarà l’udienza preliminare che vedrà l’imputati comparire dinnanzi al gup di Trapani Antonio Cavasino. Girolamo Fazio è accusato di corruzione, rivelazione di segreti di ufficio e traffico illecito di influenze. Con lui, in udienza al tribunale anche l’ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativo, Raffaele De Lipsis. Ettore Morace e Leonardo Carpinteri di “Stefania Mode”, accusati rispettivamente di corruzione e traffico illecito d’influenze, non sono stati inclusi nella stessa richiesta di rinvio a giudizio perchè pare che i due vogliano patteggiare la condanna. Fazio dovrà spiegare come e perchè ha sostenuto politicamente la Liberty lines, favorendola in tutti i modi e ricevendo in cambio favori notevoli come ad esempio, le assunzioni a persone da lui indicate, soldi per le sue campagne elettorali, l’utilizzo di una Mercedes di proprietà della compagnia di navigazione. Fazio avrebbe ricevuto denaro da Morace e con questo denaro avrebbe ristrutturato due appartamenti adibiti poi a Bed and Breakfast. Nel periodo in cui Fazio era vicepresidente della commissione regionale antimafia, avrebbe rivelato anche fatti sottoposti a segreto. Morace avrebbe goduto anche della possibilità di usufruire di una parte delle banchine del porto di Trapani. In questo caso avrebbe esercitato, pressioni sulla dirigenza dell’Irsap, l’ex consorzio dell’area industriale, che ne deteneva il controllo. Fazio avrebbe anche fatto pressioni su Dorotea Maria Piazza, direttrice del dipartimento dell’assessorato regionale alla Mobilità. La Piazza era incaricata di definire il bando sull’assegnazione delle rotte navali.
Nel caso dell’imprenditore Carpinteri, Fazio, come parlamentare regionale sarebbe intervenuto, presentando un disegno di legge all’Ars, per favorire la ditta Stefania Mode aiutandola ad ottenere l’assegnazione di un capannone nell’area industriale trapanese.