«Non è possibile che la Regione continui a far ricadere sui sindaci le proprie responsabilità in materia di rifiuti. Da un lato, infatti, il Governo regionale ci impone di raggiungere in tempi brevissimi la percentuale di almeno il 65 percento di differenziata, dall’altro invece non ci dà la possibilità di garantire alla cittadinanza un servizio efficace ed efficiente a causa di una carente capacità di gestione e di pianificazione strategica. Qualche giorno fa, infatti, ci è stato comunicato che in Sicilia non vi sono più impianti di compostaggio in grado di ricevere e trattare la parte umida dei rifiuti, il cosiddetto “organico”. Nonostante dunque, tanti sindaci come me stiano puntando tutto sulla raccolta differenziata, mettendo in campo intensi sforzi e grandi risorse anche finanziarie per rendere un servizio adeguato, sensibilizzando la cittadinanza e riuscendo così ad incrementare gradualmente le percentuali di differenziata, permane sempre il problema dello “smaltimento” dei rifiuti, la cui soluzione è di esclusiva competenza della Regione. In Sicilia, infatti, com’è ormai noto, mancano le discariche in cui conferire i rifiuti indifferenziati e adesso si sta presentando anche la grave problematica della momentanea saturazione degli impianti deputati al trattamento della frazione organica. A Campobello, sto facendo di tutto per far incrementare le percentuali di differenziata, raggiungendo buoni risultati, il Governo Regionale mi indichi ora dove è possibile smaltire l’organico, altrimenti ogni sforzo profuso da tutti rischia di essere vano».
È quanto dichiara il sindaco Giuseppe Castiglione, dopo aver ricevuto una nota da parte della società Sicilfert s.r.l di Marsala, che ha comunicato la propria “indisponibilità alla ricezione dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata” a causa della momentanea saturazione degli spazi liberi per la lavorazione dei rifiuti.