I Carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio hanno arrestato un 33enne del posto, perché ritenuto responsabile di atti persecutori.
La vittima, una vedova con una figlia minorenne, dopo appena un anno di fidanzamento (la relazione era iniziata nel novembre del 2015), dove tutto era filato liscio, con il persecutore, ha dovuto fare i conti con la gelosia morbosa dell’uomo che l’ha iniziata a maltrattare, tanto che la poveretta aveva dovuto ricorrere in alcuni casi alle cure dei medici del pronto soccorso dell’Ospedale di Acireale.
Per allontanarlo dalla propria vita, la donna aveva anche abbandonato per alcuni periodi il proprio domicilio per rifugiarsi a casa di alcuni familiari. Nonostante ciò è stata sistematicamente perseguitata con pedinamenti, telefonate e messaggi dal tono minaccioso che l’hanno costretta alla fine dello scorso giugno a denunciare tutto ai carabinieri.
I militari quindi, le hanno fornito un numero di telefono mobile a cui rivolgersi per qualsiasi situazione di pericolo. Utenza che domenica sera la donna ha chiamato perché l’ex fidanzato, da circa 15 minuti, la stava inseguendo in auto, dove lei si trovava con la figlia minorenne, cercando in tutti i modi di bloccarla e rischiando di farle causare un incidente stradale. I carabinieri quindi, dopo aver raggiunto la vittima, in Via Nicola Maugeri hanno bloccato e ammanettato l’uomo.
L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato relegato agli arresti domiciliari così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.