Nella maxi operazione antidroga denominata “Borasco” eseguita fra il 2014 e il 2015 e condotta dalla DDA e dalla Guardia di Finanza di Palermo erano finiti in manette gli appartenenti ad una banda criminale dedita al traffico della cocaina proveniente dalla Spagna e diretta in Sicilia. Fra gli arrestati e considerato al vertice della organizzazione, c’era anche il marsalese Pietro Maniscalco, 58 anni, il quale, congiuntamente allo spagnolo Alonso Gerardo Olarte, 54 anni, gestiva il fiume di droga poi smistata in tutto il territorio. Il GUP di Palermo, Marcella Ferrara ha condannato sette persone a pene che vanno dai 18 ai 6 anni di carcere. Maniscalco è stato condannato a 18 anni e Olarte a 16. Dodici anni sono andati allo spagnolo Santiago Gonzales Rodriquez, 46 anni, ex appartenente alla Guardia Civil, 10 anni a Vito Chirco, di 56 anni, di Marsala, 8 anni e 9 mesi a Marisa Spatola, di 49 anni, palermitana, moglie di Maniscalco, 8 anni a Vincenzo Crimi, di 57, anche lui di Marsala, e 6 anni ad Antonello Cola, di 47, nativo di Roma. La droga era destinata a rifornire il litorale lilibetano e Agrigento. Sia Maniscalco che Chirco, erano già stati già arrestati sempre per traffico di droga. Nello specifico, Maniscalco, era stato arrestato anche nell’operazione antimafia “Peronospera II”. Chirco, invece, finì nei guai per aver trasportato marijuana in Francia nel suo camion. Nascondeva infatti la droga fra le cassette della frutta