Non solo moda. Non solo defilè ma cultura, sapere, tradizione, eleganza.
Questo è il diktat fortemente voluto dalle donne che fanno parte dell’Associazione culturale “Sapori e colori” che torna a far parlare di sé e che propone, ancora una volta, armoniose atmosfere nella sfilata che avrà luogo domenica 10 giugno nel palazzo ducale di via XI maggio. Sia gli abiti che gli accessori indossati dalle modelle, sono stati gentilmente messi a disposizione dalle socie e anche dalle simpatizzanti dell’associazione culturale che hanno creduto nella lodevole iniziativa.
«Siamo state letteralmente sommerse da abiti, accessori e gioielli non appena si è sparsa al voce che cercavamo capi degli anni ’40, ’50’ 60′ e ’70. La generosità delle nostre socie mi ha commossa anche perchè ogni vestito, ogni borsetta, ogni cappello, ogni paio di scarpe, racchiude in sé una piccola storia personale. Io lo considero un prezioso scrigno aperto per questa occasione». Con queste parole cariche di soddisfazione la presidente dell’Associazione culturale,la professoressa Giuseppina Passalacqua
già assessore alla cultura e alla Pubblica Istruzione, ha commentato la reazione delle donne che hanno voluto contribuire alla buona riuscita del defilè mettendo a disposizione quanto contenuto nei vecchi bauli di casa. Domenica vedremo sfilare in passerella abiti che fanno parte oramai di epoche passate, vestiti indossati dalle nostre nonne e dalle nostre mamme in occasione di una festa, di un matrimonio, di un concerto o di una passeggiata negli anni ’40, ‘50’60 e ’70 appunto.
L’associazione culturale “Sapori e Colori” di Marsala ha una vocazione al femminile e vanta più di sessanta associate, donne che anelano a coltivare le loro passioni e i loro talenti e che in questa associazione trovano lo spazio per potersi esprimere al meglio. La finalità di questa fortunata associazione culturale è infatti la ricerca infatti e lo studio delle tradizioni di una città che ha un enorme patrimonio anche al femminile che rischia di essere trascurato e poi perduto.
Impropriamente molti ritengono questo patrimonio, storia locale, classificandolo così in una categoria destinata ad essere sopraffatta da altri interessi o a restare un prodotto di nicchia. In realtà rappresenta una peculiarità della nostra cultura e ha fatto di noi quello che siamo oggi. Si tratta di un osmotico dialogo con il tempo e anche con l’ambiente in cui viviamo dato che le due cose non sono disgiunte. Compito delle socie di questa associazione è cogliere, prima che vada perduta, questa ricchezza culturale. Un lavoro di memoria dunque per testimoniare quanto di grande e di significativo sia stato fatto.
Nel defilè di domenica 10 giugno a Palazzo Fici,a partire dalle ore 17, assisteremo ad una sorta di viaggio nel passato, un’occasione per scandagliare usi e costumi di un tempo senza tempo, che oramai è Storia.
Ad introdurre i lavori e a presentare i vestiti raccontando la loro storia, sarà la presidente Giuseppina Passalacqua molto attiva in città per l’impegno che mette nel promuovere le iniziative che hanno soprattutto come filo conduttore la cultura, la conoscenza, la tradizione intesa come memoria storica.
Assisteremo dunque ad un defilè “anomalo”, un excursus nei decenni passati, a partire dagli anni ’40, anni bui, dolorosi, anni di guerra e di privazioni, di tessuti introvabili, dove le priorità non erano certo i vestiti ma la sopravvivenza quotidiana, il barcamenarsi nella povertà. Marsala duramente colpita dai bombardamenti del 1943, ha perduto gran parte dei vestiti e dei corredi nella terribile ecatombe di morti e di cose sepolte sotto le macerie delle bombe alleate. L’ingegno anche in quel caso, però,non mancò. Le donne recuperarono stoffe da cappotti dismessi e da coperte militari ma anche dai paracadute di seta usati dagli incursori.
Abiti da sposa e da battesimo vennero realizzati con queste sete trasformando un oggetto così distante dalla vita femminile in qualcosa di prettamente legato al mondo della donna, il matrimonio e la nascita. Finita la guerra, con gli anni ’50, tornò la voglia di rinascere, di dimenticare la povertà. Anche la moda si trasformò, strizzò l’occhio ai colori, ai tessuti più prestigiosi, ai tagli che modellarono il vitino delle donne e allora fu tutto un tripudio di gonne a tulipano, di maniche a raglan,di fiori e di pois per segnare il distacco di un tempo luttuoso come quello appena trascorso.
A Marsala si incrementano così i negozi di stoffe,di preziosi tessuti e di merletti fatti arrivare direttamente da Parigi, congiuntura che le farà guadagnare quel lusinghiero appellativo con cui era conosciuta fino a poco tempo fa, “Piccola Parigi”. appunto. Fu un fiorire di merciaie, di sarte e di modiste, esperte artigiane del bello e del belletto. Un plauso ed una menzione particolare va data anche alla figura del mastro calzolaio che creava le scarpe dai modelli e li adattava ai piedi dei suoi clienti. Marsala, diventa così centro del buon gusto, punto di riferimento per molte donne della Sicilia Occidentale che “ in trasferta” vengono ad acquistare le stoffe parigine con cui si faranno cucire i vestiti alla moda prendendo spunto proprio dai grandi sarti francesi del tempo come Dior, Pierre Cardin, Yves Saint Laurent.
Piombano, poi, quasi all’improvviso, i favolosi anni ’60, gli anni del boom economico, della
fiducia sconfinata nel futuro. Sono anni di rinascita ma anche di immigrazione, di viaggi verso paesi industrializzati, anni di grande trasformazione nel Paese.
Gli anni ’70 sparigliano le carte, ridimensionano le forme, assumono stili diversi, asciutti, smilzi, forieri di un tempo di lotta e di trasformazione, cambiamenti che il defilè di domenica non mancherà di sottolineare.
Due sono gli sponsor della manifestazione. Vitiana Montalto delle cantine Vinci offrirà il vino per una degustazione a fine serata E il CERF, un Ente di Formazione Regionale che opera a Marsala e che ha messo a disposizione dell’associazione “Sapori e Colori” le giovani tirocinanti e i materiali per il trucco.
La direttrice Tiziana Piazza ha fatto una ricerca per quanto riguarda il trucco e le acconciature delle epoche prese in considerazione e le giovani aspiranti parrucchiere ed estetiste in formazione presso il suo Ente truccheranno ed acconceranno le giovani modelle in linea con lo stile del tempo.
E se la moda non è che lo specchio dei tempi per la scelta di modelli, di tessuti, di acconciature e di trucchi, questo passaggio obbligato non poteva non destare l’interesse delle donne dell’associazione culturale “Sapori e Colori” che confermano di essere le attente custodi della memoria e le promotrici di eventi culturali.
Appuntamento dunque a domenica 10 giugno a Palazzo Fici alle ore 17 nel defilè in cui Marsala torna ad essere “La piccola Parigi”.
Tiziana Sferruggia