Ivan Bonomo, assessore alla Pubbica Istruzione nel comune di Nicosia, avrebbe indotto il titolare di una ditta di ristorazione che forniva pasti destinati alla refezione scolastica a escludere le famiglie bisognose dalla fornitura del cibo.
Bonomo è adesso indagato per concussione e per induzione ed è stato interdetto dai pubblici uffici per sei mesi a Nicosia. L’assessore, abusando dei suoi poteri, avrebbe “consigliato” al titolare della ditta di catering, a consegnare una somma di denaro ad un commerciante locale con cui, lo stesso Bonomo aveva contratto un debito. Per saldare i conti dell’assessore, il titolare della ditta di fornitura pasti, si sarebbe dovuto rivalere sugli studenti bisognosi, ai quali, non doveva essere fornito da mangiare.
Il contratto di fornitura, infatti, prevedeva la possibilità, da parte del comune, di richiedere fino a un massimo di 30 pasti mensili da destinare ai bisognosi. Bonomo avrebbe minacciato lo stesso titolare della ditta in quanto, avrebbe potuto non fargli aggiudicare l’appalto della refezione per gli anni a venire. Bonomo, inoltre, avrebbe attuato una sorta di ritorsione, ordinandogli, anche se non previsto dal contratto, di somministrare nell’arco di un solo mese circa 150 pasti in più da destinare ai meno abbienti, anziché 30. Questi pasti però erano destinati ad amici e conoscenti dell’assessore alla pubblica istruzione e non agli studenti bisognosi. Il titolare della ditta si sarebbe opposto a questo ricatto e sono iniziate le indagini che hanno portato ad accertare, tramite intercettazioni telefoniche, la responsabilità dell’assessore che è stato interdetto dai pubblici uffici per 6 mesi.
Il provvedimento dell’autorità giudiziaria è stato notificato questa mattina, al componente dell’esecutivo dai carabinieri della compagnia di Nicosia, su disposizione del giudice per le indagini preliminari della Procura della Repubblica di Enna.