«La zona marittima di Marsala è abbandonata, sporca, maleodorante, invasa dai topi e ricettacolo degli zingari. I rom parcheggiati all”ex Salato sono liberi di campeggiare noncuranti dei divieti indetti ed imposti dall’Amministrazione comunale, anzi in barba al cartello che impone il divieto di sosta per i camperisti, sono accampati proprio lì sotto, come a sfidare una legge che invece deve essere rispettata da tutti gli altri
cittadini. Le zone marittime della altre città di mare sono curate e simbolo di “vita cittadina” anzi rappresentano il più delle volte lo stile della città. A Marsala invece c’è soltanto polvere e solitudine in un luogo che pare appartenere ad una città in declino e con le vele ammainate. Eppure, la valorizzazione della zona sembrava cosa fatta fino a poco tempo fa e invece del tanto blaterato e annunciato porto turistico, il tanto mitizzato progetto “Marina Yachting Resort” non c’è neppure l’”ombra”. Non si hanno notizie né del porto pubblico né di quello privato. E tutto giace sotto una pesante coperta fatta di spazzatura»
Vito Armato, fresco di nomina come commissario della Lega per la provincia di Trapani, cosa che di fatto gli ha confermato un’investitura politica del tutto meritata visto il suo impegno incessante politico con il movimento Lega Salvini Premier, ha “visitato” la zona portuale di Marsala realizzando un video che è
diventato quasi virale viste le visualizzazioni e i like ricevuti. Il video, visibile sulla sua pagina facebook, ha
ripreso impietosamente la mala gestio in cui versa l’intera zona portuale eppure, come sottolinea lo stesso Vito Armato, «se si digita su google le tre paroline magiche “porto di Marsala” viene fuori il progetto faraonico preannunciato in pompa magna tante volte dallo stesso amministratore della “MYR”, l’ingegnere Massimo Ombra. La cosa assurda è che alcuni miei amici residenti a Milano si aspettavano di vedere
proprio questo progetto tanto pubblicizzato quanto inesistente ed increduli invece, giunti sul posto, hanno constatato la miseria e l’abbandono in cui si trova la zona. Aria fritta, questo è, questo ci hanno venduto finora».
Il porto turistico non “parte”. L’avvio dei lavori tanto annunciato nel corso degli ultimi 5 anni, di fatto non esiste. La posa della prima pietra non è ancora avvenuta.
«Confusione, disinformazione, inganno, non mi viene in mente nient’altro che questo se vedo la realtà e non mi soffermo invece sulle promesse disattese». Vito Armato parla di trascuratezza, sciatteria e situazione di stallo che attanaglia Marsala e la Sicilia tutta. La politica del “fare” sarebbe invece la ricetta vincente, forse l’unica per far ripartire l’intera economia regionale.
Tiziana Sferruggia