Sta diventando una vera e propria emergenza dai contorni forse neppure immaginabili e pertanto servono risposte e sopratutto prese di posizione da parte dei responsabili di un settore che interessa tutti i cittadini. Stiamo parlando delle vaccinazioni e dell’aumento dei casi di morbillo in Sicilia e sopratutto in provincia di Catania dove si è registrata un’alta percentuale di casi del tutto inedita. Ci sono stati recentemente due decessi causati dalle complicanze sopraggiunte a seguito del contagio con il morbillo. A Catania sono morti una giovane di 25 anni e un neonato di 10 mesi contagiato a sua volta dalla madre che aveva contratto il morbillo. L’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza è intervenuto ieri in una conferenza stampa dove ha ribadito la necessità di intraprendere delle precauzioni oltre che rapidi interventi per scongiurare un’epidemia.
«L’incontro con i direttori dei dipartimenti di prevenzione di tutte le aziende sanitarie siciliane è servito per concentrarci sulle vaccinazioni e per adottare un piano straordinario che ci consenta di smaltire il tempo di attesa delle liste per le vaccinazioni. Per far questo è previsto un aumento dei numeri dei vaccinatori in tutta la regione. Questo ci consentirà di adottare anche un’ulteriore misura di grande interesse che è lo screening di tutto il personale sanitario. Gli ospedali sono luoghi di cura e non devono diventare luogo di trasmissione delle malattie. La legge già oggi prevede uno screening ed una vaccinazione obbligatoria per il personale che lavora nelle scuole e ho chiesto a tutte le ASP di verificare che questo in effetti si sia verificato. Per noi questo adesso è importante perchè stiamo assistendo quasi ad una modificazione del morbillo per come eravamo abituati a concepirlo. Ora pare che stia diventando sempre meno una malattia pediatrica e vede invece coinvolti sempre di più gli adulti. L’azione di prevenzione dove essere dunque estesa ad altre fasce generazionali per le quali stiamo anche immaginando un’esenzione ticket».
E se Catania e provincia sembrano essere i luoghi dove di concentrano i maggiori casi di trasmissione della malattia, anche le altre province siciliane sono sotto monitoraggio da parte dell’assessorato alla salute.
«Adotteremo un piano che coinvolga tutti gli ospedali siciliani perchè la presa in carico di un paziente ospedaliero è fondamentale e stiamo attivando un protocollo che verrà esteso a tutti i Pronto Soccorso dell’isola. Dal ministero non è arrivata alcuna indicazione particolare. C’è la necessità però di essere attenti così come è accaduto nelle altre regioni in Italia. Da questo punto di vista ho rassicurato il ministro con la quale mi sono sentito nei giorni scorsi e alala quale ho riferito quale è l’esito del lavoro che è già iniziato».
Per l’assessore Razza non è necessario ricoverare tutti i malati di morbillo negli ospedali se non i casi più gravi con complicazioni per la salute aggravata proprio da questa malattia esantematica.
Razza ha parlato anche delle aggressioni avvenute nei giorni scorsi da parte di alcuni familiari dei pazienti ai danni dei medici specialmente nei Pronto Soccorso.
«I medici non sono e non devono essere dei bersagli. Penso che le aggressioni siano intollerabili e non ci sono scusanti per chi usa la violenza».