Fra Diavolo, l’opera- comique in tre atti di Eugene Scribe e DanielFrancois- Esprit Auber, in scena al Teatro Massimo di Palermo, continua ad incantare il pubblico. La prima dello spettacolo è andata in scena lo scorso 21 marzo e domani, martedì 27, si concluderà. Quella portata in scena a Palermo è la prima edizione in lingua francese, idioma accattivante che accarezza le orecchie degli spettatori. La vicenda è a tutti nota e porta in sé tutte le caratteristiche del Bene e del Male ben disgiunti fra loro, separati da una ben delineata linea di demarcazione. La storia ha inizio davanti ad una locanda in quel di Terracina, dove l’ufficiale dei carabinieri, Lorenzo, con i suoi uomini, progetta la cattura del famigerato brigante Fra Diavolo, il quale terrorizza i passanti e depreda i ricconi che attraversano le campagne circostanti. Il bel carabiniere è innamorato della seducente Zerline, figlia dell’albergatore che però l’ha promessa in moglie ad un benestante contadino della zona. Nel frattempo arrivano alla locanda Lord Cockburn e Milady Pamela, ricchi inglesi derubati da Fra Diavolo e dalla sua bnda e i due promettono una lauta ricompensa a chi riuscirà a recuperare la refurtiva. Un tipo ambiguo che si presenta come un marchese, arriva all’albergo e lì incontra altri due tipi loschi, vestici come due poveracci. Si tratta del brigante Fra Diavolo e di due suoi complici che progettano un ulteriore colpo ai danni dei due ricconi inglesi che a quanto pare hanno conservato i diamanti cuciti nei loro vestiti. Fra Diavolo corteggia Milady e fra gelosie e serenate, il tentativo di furto viene sventato. L’invocazione alla Beata Vergine fatta da Zerline fatta prima di addormentarsi, la salverà dalla morte e anche la Fede mostrata dagli abitanti di Terracina consentirà la cattura del ladro e la non attuazione dei suoi piani criminali. Le preghiere, pronunciate quasi come uno scongiuro, sventeranno i loschi progetti del brigante che finirà ucciso dalla pistola di Lorenzo il carabiniere da sempre sulle sue tracce. A dispetto del nome dell’opera, trionfa il Bene, l’accezione divina che sovrasta l’opera dalla prima all’ultima scena. Lorenzo e Zerline coronano il loro sogno d’amore e i due coniugi inglesi si riconcilieranno dopo una crisi sentimentali che li aveva allontanati.
Tiziana Sferruggia