Dalle indagini emerse la stretta relazione fra Liuzzo Scorpo ed alcuni esponenti di vertice del clan “Trigila”, legato al clan “Aparo-Nardo-Trigila”a sua volta legato al clan Santapaola di Catania.
Sono stati diversi collaboratori di giustizia a dichiarare che il clan aveva investito nelle società riconducibili a Liuzzo Scorpo oltre un milione di euro per l’acquisto di apparecchiature elettroniche. A sua volta, Liuzzo Scorpo versava 20 mila euro al mese al clan mafioso ricevendo in cambio protezione e la repressione della concorrenza in quel settore e mantenere il monopolio. Nel frattempo è riuscito a collocare nella Sicilia orientale un migliaio di apparecchiature elettroniche per il gioco d’azzardo, con giocate per circa 120 milioni di euro.
Dei beni confiscati fanno parte 4 terreni e 3 fabbricati siti nel comune di Siracusa, 10 automezzi (di cui una Maserati Gran Turismo), le società “Media Game srl”, “Betting Game srl”, “Orizzonti Design di Ivana Mazza s.n.c.”, oltre che numerosi rapporti bancari e postali