In caso di vittoria del centro destra, il partito che prenderà più voti fra la coalizione da cui è composto,(ovvero la rediviva Forza Italia, il patriottico Fratelli d’Italia e la nazionalista Lega Salvini Premier) ovviamente sceglierà il presidente del Consiglio. Naturalmente l’inossidabile Silvio Berlusconi è certo che sarà la “sua creatura” a prendere più voti e pertanto in caso di quasi certa vittoria, sarà Antonio Tajani a rivestire l’ambito ruolo di premier. Tajani, non sarebbe inviso a Giorgia Meloni né a Matteo Salvini e potrebbe essere l’uomo “senza pecca e senza macchia” che mette tutti d’accordo. Romano, 64 anni, moderato, conservatore, forzista della prima ora, ( fu fra i fondatori di Forza Italia nel’94), studi classici, laureato in giurisprudenza alla Sapienza di Roma, ex ufficiale dell’Aeronautica, giornalista inviato nei posti più “caldi” della Terra, ( Libano, Unione Sovietica, Somalia) conoscitore dell’inglese, francese e spagnolo, ex militante del Fronte Monarchico Giovanile e dunque favorevole al ritorno dei Savoia in Italia, è attualmente Presidente del Parlamento Europeo in carica, Antonio Tajani rappresenterebbe per il Paese la garanzia del “non estremismo” e di un alquanto moderato populismo anche in virtù di un suo gesto generoso compiuto a fine mandato dalla carica di Commissario Europeo nel 2014, ovvero quando rinunciò ai 438 mila euro di “scivolo”, l’indennità prevista.