Gli aveva prestato 2000 euro lo scorso dicembre ma con gli interessi erano lievitati a 3000 e pur di rientrare in possesso dei soldi non ha esitato a compiere un gesto estremo, ovvero rapirgli il figlioletto di 5 anni. Un rumeno si è fatto aiutare da due connazionali e ha trascinato il bambino sulla sua moto ape per portarlo via e con minacce urlate alla volta del debitore, gli ha intimato che “se avesse voluto rivedere il figlio, avrebbe dovuto restituirgli i soldi”. Il fatto è accaduto a Catania e due dei tre rapitori sono stati arrestati. Si tratta di Adrian Muti, 32 anni, creditore e del complice Gabriel Nicà, di 23 anni. Le indagini sono in corso per accertare l’identità del terzo uomo. Il rapitore e creditore Muti, ha abbandonato il bambino nei pressi di un campo nomadi ed è stato ritrovato dai carabinieri che lo hanno restituito al padre. Muti e Nicà sono adesso rinchiusi nel carcere catanese di piazza Lanza accusati di concorso in sequestro di persona a scopo estorsivo, lesioni personali e danneggiamento.
Il rapimento è avvenuto ieri sera intorno alle 21. Il padre e il figlio di 5 anni stavano percorrendo in auto la strada vicina il mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena. La moto ape guidata da Muti e con a bordo gli altri due rumeni, ha bloccato l’auto. Dal mezzo è’ sceso uno di loro ed ha prelevato con violenza il bambino trascinandolo sulla Moto Ape. Il padre è sceso dall’auto per difendere il figlio ed è stato preso a pugni e lasciato sanguinante a terra. Prima di andar via, i tre rumeni, dopo aver cosparso di benzina la sua auto gli hanno dato fuoco.