Aggirarsi per il cimitero di Marsala può riservare amare sorprese. Ci si può imbattere, per esempio, in sacchi pieni di ciò che preferiremmo ricordare come “i cari estinti” e che invece, molto malamente, e senza troppi riguardi, sono ridotti a mucchietti di resti umani accatastati e destinati a essere smaltiti forse in qualche discarica che tratti “rifiuti speciali”. Macabro scenario è quello documentato a seguire nelle foto scattate al cimitero il 19 febbraio del 2018.
Bare rotte e scoperchiate con dentro resti umani, oramai decomposti dal tempo, sono stati “scoperti” e segnalati da un nostro attento lettore che ci ha inviato le foto, “immortalando” (è il caso di dirlo!) il triste spettacolo che gli si è parato davanti mentre era andato a trovare un suo parente defunto.
Preso dal comprensibile sdegno e dalla rabbia ha scattato altre foto che hanno evidenziato anche lo stato di abbandono in cui si trova complessivamente tutto il cimitero di Marsala. Il nostro lettore si è imbattuto anche in lapidi di marmo cadenti e cornicioni pericolanti che mettono a repentaglio la “salute dei vivi”. Questi sacchi infatti non dovrebbero essere posti in questo modo e alla mercé del passante. L’amministrazione comunale da qualche settimana, è stata sollecitata dal nostro giornale che più volte è tornata sull’argomento ( leggi qui) pubblicando anche la toccante lettera aperta di un’orfana che ha denunciato lo stato pietoso in cui versa il cimitero, fra immondizia, scale abbandonate e degrado. Al cimitero, di fatto senza alcuna sorveglianza, si può anche essere molestate da maniaci o imbattersi anche in ladruncoli che approfittano della debolezza di alcune persone anziane per derubarle.
Un’interrogazione comunale dei giorni scorsi presentata dalla consigliera Rosanna Genna aveva chiesto al sindaco Di Girolamo e alla Giunta delucidazioni in merito al problema del cimitero di Marsala. Attendiamo le risposte che ancora si fanno attendere. Il caro estinto, a Marsala, non riposa in pace.