Erano arrivati da 4 giorni ma non gli hanno dato il tempo di ambientarsi. Per una ventina di extracomunitari, “sistemati” in un centro di accoglienza a Pietraperzia, provincia di Enna, non c’è stata l’accoglienza sperata. Ignoti hanno preso a fucilate le finestre del centro di accoglienza dove da poche ore si erano insediati venti giovani clandestini suscitando preoccupazione nella cittadinanza che teme una escalation di violenza.
Il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, monsignor Michele Pennisi, qualche giorno fa, aveva incontrato la cittadinanza nella Chiesa Madre, per comunicare quanto sarebbe avvenuto da lì a poco. La Chiesa ha messo a disposizione i locali per accogliere i migranti ma i mugugni della cittadinanza non si sono fatti attendere. Il vescovo ha parlato di accoglienza e di fratellanza ma i cittadini, non del tutto convinti, si sono lamentati di quanto è parsa fin da subito una decisione calata dall’alto. Le fucilate di stamattina hanno fatto scalpore, gettando la piccola comunità ennese nella paura. Quello che ha tutta l’aria di un gesto “isolato” e compiuto da una “testa calda” potrebbe innescare una escalation di violenza ed una emulazione senza precedenti.