Si sono ritrovati sullo stesso aereo che li doveva portare da Catania a Roma e non hanno resistito alla lite. Si tratta del boss Antonino Abbate, capo della cosca mafiosa palermitana di Borgo Vecchio e il collaboratore di giustizia, Francesco Chiarello. Il primo si trovava nella parte anteriore del velivolo e il secondo in quella posteriore. Una situazione assurda oltre che paradossale dato che ci dovrebbe essere il massimo riserbo sugli spostamenti dei due. Entrambi erano accompagnati dalle scorte ma Abbate ha tentato di scagliarsi contro Chiarello e lo ha aggredito verbalmente. La vicenda è accaduta lo scorso 25 gennaio ma si è appresa ieri all’udienza del processo Fragalà quando il boss ha rilasciato dichiarazioni spontanee proprio sull’episodio.