Giovedì 18 gennaio, il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, reduce di un incontro con i nove prefetti dell’isola con cui ha affrontato tematiche relative all’emergenza rifiuti oltre che sulla sicurezza delle aree extraurbane dei comuni, incontrerà a Roma il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Il presidente Musumeci chiederà un’ordinanza di protezione civile urgente in attesa della nomina di Alberto Pierobon, tecnico indicato dall’UDC, come assessore all’ARS. Il tutto dovrebbe servire ad allontanare la necessità di dover conferire i rifiuti fuori dall’isola che, se attuata, costerebbe ai contribuenti siciliani almeno 100 milioni di euro. Musumeci, insieme al suo staff, ha pronto un piano che presenterà sul tavolo di Gentiloni. Le discariche siciliane, a partire da Bellolampo, sono stracolme e rischiano di “esplodere” da un momento all’altro. Musumeci chiederà poteri speciali per autorizzare in tempi brevi ulteriori conferimenti nella sesta vasca e per dare il via libera ai lavori per la realizzazione della settima vasca utilizzano i fondi per il Patto per la Sicilia, che quindi va riscritto in parte insieme a Palazzo Chigi. Ma Bellolampo non basta: servirebbero altre discariche aperte in tutta l’isola. Pierobon intanto ha fatto sapere di “aver bisogno di tempo per capire la situazione siciliana”. Pierbon, come si sa, è veneto.alberto pierobon