sabato, Novembre 16, 2024
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Palermo, motivi passionali dietro la sparatoria di via Brigata Aosta: tre arresti nella palazzina di ferro

Sarebbe stato il movente passionale a innescare la violenta reazione che lo scorso 2 gennaio, a Palermo, in una palazzina di via Brigata Aosta, ha dato vita ad una sparatoria degna del Far West. La sparatoria ha causato il ferimento di un giovane di 24 anni, Gaetano La Vecchia e di una donna, Teresa Caviglia, 49 anni, suocera del giovane. In manette sono finiti Silvestro Sardina, 22 anni, il padre Francesco Paolo, 43 anni e il cugino Juzef Sardina, 23 anni. Tutti e tre sono accusati di tentato omicidio e si trovano adesso nel carcere palermitano Pagliarelli. Secondo gli investigatori, Gaetano La Vecchia, il ferito, avrebbe avuto una relazione extraconiugale con la moglie di Silvestro Sardina e per questo motivo, quest’ultimo avrebbe tentato di ammazzare il rivale in amore inseguendolo per le scale con una pistola in pugno e scaricandogli addosso una serie di colpi che per fortuna non sono stati letali. Le famiglie delle persone coinvolte in questo “tentato delitto d’onore” vivono nella stessa palazzina, teatro della sparatoria. Inizialmente si è pensato che l’obiettivo degli spari fosse Francesco Fragale figlio di Teresa Caviglia a sua volta ferita al braccio sinistro ma poi, si è capito che il vero bersaglio fosse Gaetano La Vecchia cognato di Francesco Fragale. I tre Sardina sono entrati nella casa di La Vecchia e avrebbero minacciato anche la moglie e la piccola figlia. Teresa Caviglia ha rifiutato il ricovero ospedaliero per la ferita al braccio sinistro mentre la prognosi di La Vecchia è di 30 giorni in quanto ferito poco sotto l’addome. Determinanti per approdare alla soluzione del caso sono state le conversazioni intercettate nei giorni seguenti che hanno fatto crollare l’alibi di Silvestro Sardina. Nessun abitante della palazzina ha fornito testimonianza alla polizia anche se una donna, subito dopo la sparatoria ha urlato “chidda fici ‘a pulla e cu nuautri sà scuttano” lasciando intendere la faccenda di corna come detonatore del tentato omicidio. Mentre la polizia scientifica stava effettuando i rilievi balistici, qualcuno, da un balcone, ha lanciato 15 chili di droga e sono in corso indagini per accertarne la provenienza.

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