Sconcertante dichiarazione fatta dall’assassino trentenne, Gianluca Modica, che ha trucidato Lucia e Filippa Mogavero, le due sorelle di 70 e 79 anni, lo scorso 13 dicembre a Ramacca vicino Catania. Avrebbe ucciso le due donne per saldare un debito di droga. Per raggiungere l’appartamento dove abitavano le Mogavero,
è entrato da un’abitazione vicina credendp che in casa ci fosse soltanto Filippa, la più anziana. Lucia infatti era uscita per comprare dei dolci e festeggiare il proprio onomastico. Entrato in casa, blocca Filippa Mogavero, la lega e aspetta il rientro di Lucia che appena lo vede, capisce la situazione e vorrebbe dargli più di quanto richiesto dal Modica, ovvero più di 200 euro, soldi che gli servono per saldare un debito di droga come lui stesso le dice. Lucia, in preda alla rabbia ,lo avverte che lo avrebbe denunciato perché sa chi è, un abituale frequentatore della piazza e che, sempre secondo il racconto dell’uomo, prende pure il coltello per aggredirlo. Modica allora, per difendersi, l’avrebbe sopraffatta e uccisa. Poi, per simulare un furto avrebbe messo a soqquadro la casa, uccidendo anche Filippa Mogavero. Il coltello però non è ancora stato trovato.
La ricostruzione del fermato è adesso al vaglio della Procura di Caltagirone, diretta da Giuseppe Verzera, che chiederà la convalida del fermo per duplice omicidio aggravato e rapina.
A incastrarlo alcune immagini di video di sorveglianza e alcuni indumenti dell’indagato trovati con tracce di sangue.
«E’ stato un delitto di una ferocia inaudita, con le due donne sgozzate». Lo ha detto il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, durante la conferenza stampa.