Qualche giorno fa, in aula di tribunale, il PM Federico Panichi, aveva chiesto 2 anni e mezzo di carcere per il persecutore della giornalista Antonella Lusseri e ieri, in tarda serata è arrivata la sentenza. Il magistrato Matteo Giacalone ha condannato a un anno e mezzo, più il pagamento delle spese processuali, Maurizio Planeta, lo stallker vicino di casa denunciato dalla giornalista per le sue “attenzioni” morbose ed assillanti. L’uomo, un quarantottenne marsalese pregiudicato per reati contro il patrimonio, abita nello stesso stabile della Lusseri e da sempre ha sostenuto che i dissidi con lei fossero legati a problemi “di vicinato” ovvero a incomprensioni generate da un non troppo semplice rapporto di civile convivenza fra persone che abitano a pochi metri di distanza. Proprio su questo ha fatto leva nell’arringa di difesa l’avvocato Francesca Frusteri che ha parlato di incomprensioni legate al vicinato. La Lusseri si è costituita parte civile difesa dall’avvocato Concetta Inglese e aveva denunciato Planeta già nel 2014 accusandolo di vera e propria persecuzione. Questa scelta, aveva generato nell’uomo, un risvolto più insistente con minacce e ingiurie che le rivolgeva tutte le volte che le si presentava l’occasione. La Lusseri, per evitare di incontrarlo, usava un altro ingresso per accedere nella propria abitazione ma questo, non era servito a evitarle le attenzioni sgradevoli del suo persecutore, il quale, facendo riferimento al fatto ” che non avesse nulla da perdere in quanto pregiudicato e abituato al carcere”, ha fatto leva proprio sulla psicologia del terrore minacciando anche gli altri vicini di casa con un coltello. Intanto, l’avvocato Frusteri, ha annunciato un ricorso in appello alla lettura delle motivazione della sentenza che avverrà fra 90 giorni.