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Noto: Marco Baglieri, tra gli chef alla cena di gala contro la disfagia

Anche la Sicilia a fianco della lotta contro le malattie neuromuscolari al fianco del Centro Clinico NeMo. Lo chef Marco Baglieri del ristorante Crocifisso di Noto, insieme ad altri colleghi da ogni parte d’Italia, era tra quelli che hanno cucinato lo scorso 2 dicembre presso l’ospedale di Niguarda per la cena di gala associata al progetto “Aggiungi un posto a tavola”.

«Una cena in corsia non è una cosa che capita tutti i giorni- racconta Marco Baglieri, reduce dall’esperienza forte e toccante di sabato scorso-, soprattutto se accanto ci sono tanti colleghi per raccogliere fondi in favore di un progetto sulla disfagia per problemi che riguardano un’ampia fetta di popolazione. In Italia circa il 3% soffre di disfagia, sono numeri impressionanti. Proprio noi chef che cuciniamo tutti i giorni come fosse la cosa più naturale del mondo, pensando a chi delle nostre pietanze potrà gioire, trovando un momento di conforto, riposo, accoglienza, emozione, siamo rimasti molto colpiti dal pensiero che ci sono persone che non possono compiere il piccolo, significativo gesto di deglutire».

Lo chef netino ha preparato una pietanza profondamente legata alle sue origini: macco di fave e piselli, ricotta di bufala, cipollotto e muddica atturrata. Marco Baglieri non è nuovo ad iniziative di questo tipo; oltre a varie partecipazioni ad eventi benefici, lo chef ha organizzato per due anni consecutivi “La luce di Aurora”, cena con oltre 100 tra chef siciliani, cantine e produttori dedicata alla figlia Aurora, scomparsa nel 2015 in seguito a una precoce malattia, per raccogliere fondi in favore di Dynamo Camp. Le donazioni raccolte con l’evento del 2 dicembre saranno destinate al sostegno di un progetto innovativo sulla disfagia che il Centro Clinico NeMO attiverà nel 2018. L’obiettivo del team – formato da l’otorinolaringoiatra, la dietista, lo psicologo e la terapista occupazionale – sarà quello di lavorare insieme per realizzare un progetto riabilitativo individualizzato, che segua ogni paziente in tutte le fasi del suo percorso di malattia, per aiutarlo ad alimentarsi in maniera sicura e garantirgli la migliore qualità di vita possibile, mantenendo il più a lungo nel tempo la sua autonomia e la sua salute. L’equipe educherà il paziente e la sua famiglia all’importanza della nutrizione, attraverso la consapevolezza che è possibile non rinunciare all’esperienza del piacere del cibo e del gusto, insegnando loro un nuovo modo di preparare piatti gustosi.

Trasferire un concetto positivo del piacere del gusto, anche attraverso piatti cucinati con consistenze diverse, e consolidare l’esperienza di socializzazione e condivisione dello stare a tavola, anche per le persone che soffrono di disfagia a causa di patologie neuromuscolari, sarà l’obiettivo del progetto “Aggiungi un posto a tavola” di NeMO.

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