A volte ritornano. Questo avremmo potuto scrivere se fosse stato davvero così, ovvero se si trattasse di un ritorno dopo un’assenza ma in realtà non è corretto usare questa espressione perché non se ne sono mai andati, in barba, in assoluto spregio diremmo meglio, all’ordinanza emessa dal sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo che prevedeva lo sgombero dell’area e il divieto di permanenza ai nomadi. Ne avevamo parlato (leggi qui) a settembre e adesso, torniamo a parlarne in prossimità del Santo Natale, con le vie del centro cittadino addobbate per le prossime festività. Gli addobbi però, in realtà, non sono stati collocati ovunque, anzi hanno tralasciato alcune parti della città ed è per questo forse, per sopperire a questa mancanza, che ci hanno pensato “loro”.
Stiamo parlando dei nomadi che poi tanto nomadi non sono in quanto si tratta di stanziali che hanno scelto come luogo di residenza la zona del cosiddetto “Salato”, zona del lungomare marsalese vicino il Monumento dedicato ai Mille dell’impresa garibaldina e vicino anche l’isola ecologica destinata al conferimento dei rifiuti urbani. Ed è proprio in questo “spazio” che i nomadi hanno scelto la loro collocazione residenziale, piazzando i loro camper, gli stendini per la biancheria, i barbecue per arrostire la carne che saturano l’aria di fumo.
L’ordinanza del sindaco è considerata dunque carta straccia da chi, come in questo caso, se ne infischia delle regole destinate soltanto a chi, suo malgrado, non può fare a meno di osservarle. Osservando la zona presa in questione, salta all’occhio che la stessa, sembra divisa in due aree ben contraddistinte, da una parte quella “decorosa”, dove i gestori del chiosco provvedono alla pulizia e alla manutenzione dei giochi usati dai bambini, dall’altra parte, l’area più prossima all’isola ecologica risulta “abbandonata” a se stessa, in condizioni di totale degrado e in cui stanziano i nomadi.
La zona del “Salato” sarebbe destinata alla sosta degli autobus e dei camper che arrivano in città e che è presa d’assalto dalle roulotte e dalle “zingarate” immortalate nelle foto che vi proponiamo nell’articolo.